Roma, 20 nov. (LaPresse) – Tetto della rose a 25 giocatori (di cui 4 cresciuti nel vivaio del club e 4 cresciuti in Italia), libero tesseramento degli Under 21 e ‘curriculum’ obbligatorio per uno dei due extracomunitari tesserabili ogni anno. Sono queste le novità approvate oggi a maggioranza dal Consiglio Federale, nonostante il voto contrario dei rappresentanti di AIC (Assocalciatori) e AIAC (Assoallenatori). Riguardo i giocatori extracomunitari, è arrivato il via libera per i cosidetti ‘giovani di serie’: il giovane extracomunitario al primo tesseramento “deve essere residente in Italia ed essere entrato nel nostro Paese con i genitori non per ragioni sportive e comunque aver frequentato la scuola per almeno 4 anni – scrive la Figc in un comunicato – Tali calciatori non possono essere utilizzati per la sostituzione di un nuovo calciatore extracomunitario”. La sostituzione del calciatore extracomunitario poi sarà possibile solo “nel caso di esistenza del contratto da professionista da almeno 3 anni (dal 2012)”.
E’ stato inoltre approvato all’unanimità “l’indirizzo FIFA riguardo il regolamento sugli intermediari – fa sapere ancora la Figc – La nuova disciplina sarà vagliata nelle prossime settimane e verrà posta in votazione nel prossimo Consiglio Federale. Infine, sono stati approvati all’unanimità il nuovo regolamento del Club Italia e la modifica dell’art. 7 dei principi informatori per il Regolamento dell’AIA”. Infine, a completare il quadro di riforme “sarà avviato a breve l’approfondimento con tutte le componenti per la ristrutturazione del Settore Giovanile e Scolastico e la riforma dei campionati”. Per quanto riguarda gli atti di violenza a danni di ufficiali di gara, il provvedimento, che sarà votato nel prossimo Consiglio Federale, prevede “una ulteriore e maggiore responsabilizzazione a livello societario – informa la Figc – attraverso anche l’introduzione dell’onere del versamento delle spese arbitrali per tutte le società i cui tesserati e dirigenti si renderanno protagonisti di condotte di violenza nei confronti degli ufficiali di gara”.