Veron, 26 ott. (LaPresse/Italia Media) – Dopo un primo tempo di costante difficoltà, il Genoa rimonta e batte il Chievo, conquistando la seconda vittoria di fila lontano da Marassi. Lo fa con le sue torri, Matri e Pinilla, considerate alternative da Gasperini, ma che insieme hanno dimostrato di convivere proficuamente. Al Chievo, invece, non è bastato cambiare tecnico – via Corini, ecco Maran – per cambiare marcia. Il terzo k.o. di fila consecutivo matura nonostante un buon primo tempo, in cui il coraggioso 4-2-3-1 di Maran tiene in apprensione gli avversari, obbligati spesso al fallo. Sui piazzati di Birsa Zukanovic sfiora due volte il vantaggio prima di andare a segno al 36′, con un bel sinistro all’angolino.
Nella ripresa, con il calare dei centrocampisti veneti, viene fuori il Genoa anche se è San Perin, al 17′, a negare il 2-0 deviando in corner un bel diagonale di Paloschi. Con l’ingresso di Matri, il Genoa diventa pericoloso, specie sui palloni alti: non a caso al 27′, sugli sviluppi di un angolo, l’ex Milan di testa fa 1-1. Pinilla fa soffrire di più i tifosi: prima si fa parare da Bardi un rigore concesso per fallo di Radovanovic, espulso per doppia ammonizione, su Bertolacci. Al 39′, però, il cileno si fa perdonare: cross di Perotti, sponda di Matri e testa di Pinilla per il 2-1 finale.