Torino, 23 ott. (LaPresse) – “Il rinnovo di Pogba? Sarebbe un segnale molto importante per la Juve all’interno e all’esterno”. Lo ha detto Gigi Buffon, portiere e capitano della Juventus, a proposito delle voci di un imminente accordo per il rinnovo di Paul Pogba con la società bianconera.
“Sarebbe una grande notizia per noi e per tutto il mondo juventino. Mi auguro anche per Paul”, ha aggiunto Buffon nel corso di una intervista ai microfoni di Sky Sport. “Alla fine la cosa più bella è incarnare nel miglior modo possibile ciò che significa rappresentare il mondo Juve, diventare un giocatore bandiera e rappresentativo di una società così gloriosa”, ha detto ancora il capitano bianconero all’indomani della sconfittà subita in Champions League contro l’Olympiacos.
“Oggi ciò che rimane impresso è principalmente il rammarico per non aver portato a casa un risultato positivo che era alla nostra portata e meritavamo”, ha detto ancora Buffon all’indomani della sconfitta in Champions contro l’Olympiacos. “Al netto di tutte le considerazioni rimane il fatto che abbiamo creato una quantità industriale di palle gol, soprattutto nell’ultima mezz’ora. Il rimpianto è quello di non aver avuto quella veemenza nel mordere l’avversario fin dall’inizio. Ma, nella testa, c’è l’aspetto positivo di una reazione da grande squadra”, ha aggiunto il capitano bianconero.
“Quando si incontrano due squadre di valore”, ha continuato il numero uno bianconero, “e ve n’è una che decide di osare per i primi 45-50min e spendere tutto lì, per poi tirare i remi in barca e difendersi dopo, finisce col creare qualche grattacapo in più all’inizio all’avversario, lasciando poi opportunità di ribaltare il risultato nell’ultima mezz’ora”. Questo è proprio ciò che è successo ieri sera al Karaiskakis. “Loro erano crollati fisicamente nell’ultima mezz’ora proprio a seguito di questa scelta. Al di là di ogni considerazione sui portieri avversari, però, credo che ciò che si debba vedere è se una squadra è viva e reagisce e propone qualcosa, e la Juve ieri sera ha dato questa dimostrazione. Le valutazioni vanno fatte nel complesso e non devono essere solamente figlie del malumore del post-partita”.