Milano, 18 ott. (LaPresse) – “Inter-Napoli è una partita bella, affascinante, con due squadre importanti. Sono anche io curioso di vedere come andrà a finire”. Lo ha detto Walter Mazzarri, allenatore dell’Inter, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Napoli. “In questi 15 giorni si è lavorato bene, ho visto i ragazzi vogliosi con la convinzione di potersi riscattare. Stiamo preparando la partita con scrupolo e attenzione. Speriamo di mettere in pratica ciò che vogliamo”, ha aggiunto il tecnico nerazzurro. Parlando di singoli. “Medel e Kovacic? Valuterò entrambi tra oggi e domani, sono arrivati acciaccati come sapete”, ha replicato Mazzarri. Il tecnico nerazzurro ha poi raccolto l’appello del presidente Thohir: “La penso allo stesso modo suo e dei miei giocatori. Fiducia incondizionata di presidente e dirigenti? Parliamo tutti i giorni, lavoriamo per crescere”.
“Vedo che i ragazzi sono vogliosi di riscatto, loro sanno cosa chiedo. Mi interessa fare risultato, perchè il gioco è finalizzato sui risultati. Voglio vedere la voglia di riscatto a cominciare da domani. Vogliamo essere nel gruppo di chi lotta per la Champions League”, ha detto ancora Mazzarri. “Credo in generale che i fischi non facciano bene a nessuno. I tifosi di solito incitano la squadra. Poi il dissenso è normale, ma farlo durante la gara crea un effeto boomerang e il giocatore perde convinzione”, ha dichiarato il tecnico nerazzurro. Le due settimane di sosta per la Nazionali riconsegnano a Mazzarri un Palacio finalmente recuperato pienamente. “A livello di condizione atletica e psicofisica è brillante. Sta raggiungendo la forma migliore”, ha spiegato il tecnico.
Ancora il tecnico: “Dobbiamo recuperare palla velocemente e ripartire: questo non cambierà mai. Voglio attenzione e componenti fondamentali, e questo non cambia dopo le ultime sconfitte. Per tornare competitivi dobbiamo pensarla così. Domani proveremo ad esprimerci al meglio”. “Fassone ha detto che io sarei salvo? Non so niente”, ha replicato. Sulla condizione fisica della squadra, Mazzarri però non mette in discussione la preparazione: “Dire sbagliata non è corretto. Gli allenatori risponde della parte tecnico-tattica, il mio preparatore non sbaglia nulla da tredici anni, dopo il Mondiale non era facile. In ritiro i giocatori hanno lavorato per 15 giorni al massimo, gli altri si sono aggregati dopo, e questo non dipende da nessuno. Non possiamo allenare un giocatore che torna infortunato dal Mondiale, come successo a Medel”. “I momenti di difficoltà si superano tutti insieme, è un particolare che può far diventare un momento negativo in positivo. Voglio vedere grande spirito di squadra e concentrazione”, ha concluso Mazzarri.