ESCLUSIVA Nuoto, Paltrinieri: Sun Yang un amico, ma voglio batterlo. Mi piace Conte, un duro

di Andrea Capello

Roma, 30 set. (LaPresse) – La medaglia d’oro ed il record europeo nei 1500 metri stile libero ottenuti in estate a Berlino lo hanno messo prepotentemente sotto le luci della ribalta. Gregorio Paltrinieri è la freccia principale all’arco del nuoto italiano per gli anni a venire. Fra nuoto, rapporto con la notorietà, rivali e speranze il ragazzo di Carpi si racconta in un’intervista esclusiva a LaPresse alla vigilia della nuova stagione.

E’ il futuro del nuoto italiano post Federica Pellegrini. Sente addosso questa pressione?

“Me ne rendo conto ma non mi crea problemi e sinceramente non ci penso molto e poi da qui a quando Federica Pellegrini smetterà di gareggiare potrebbero venire fuori altri nuotatori italiani di altissimo livello. So che tutti si aspettano tanto da me ed anche io voglio sempre migliorare. Personalmente cerco solo di allenarmi bene e fare del mio meglio”.

Che rapporto ha con la popolarità e con tutto ciò che questa comporta come il gossip?

“Non sono troppo attratto dal gossip e guardo poca tv, ad eccezione dei tg sportivi. Comunque ben venga la popolarità anche se per ora non sono un personaggio tale da essere paparazzato per la strada. Nell’ultimo periodo ho incontrato molte persone che mi hanno fatto i complimenti, su tutte il presidente Napolitano. Mi ha fatto molto piacere ma ora torno a concentrarmi solamente sul nuoto ed il raggiungimento dei miei obiettivi”.

Capitolo doping. Pensa che si stia lottando abbastanza per fermarlo? Ha mai avuto l’impressione di doversi confrontare con atleti potenzialmente dopati?

“Credo che il nuoto, a prescindere degli ultimi casi accaduti in Russia, sia da classificare fra gli sport più puliti. Non so se gli altri si comportano in maniera corretta, posso dire che a me gli ispettori internazionali vengono circa una volta al mese ad Ostia dove mi alleno a fare controlli fuori competizione sangue ed urine e nel corso dell’ultimo anno, contando anche le gare, avrò fatto circa 30 controlli. Mi auguro che sia così per tutti quanti. Per quanto riguarda gli altri a volte quando vedi atleti fare miglioramenti cronometrici repentini ed impressionanti o grossi cambiamenti fisici magari il dubbio per un attimo ti viene ma nulla più”.

Ha deciso di effettuare un periodo di allenamento in Australia. Quali sono i motivi di questa scelta?

“Parto il 13 ottobre e mi fermerò un mese. La mia sede di allenamento sarà Melbourne con il tecnico Craig Jackson, una persona preparata e molto seria. Con me in vasca ci sarà anche il giovane classe 1996 Mack Horton (astro nascente dei 1500 metri e medaglia d’argento agli ultimi Giochi del Commonwealth, ndr). E’ una scelta fatta in totale accordo con il mio allenatore Stefano Morini. Mi è sempre piaciuto provare un’esperienza all’estero e l’Australia è il posto ideale. Lì il nuoto è lo sport nazionale, è una bella opportunità che sarebbe stato stupido lasciar passare. Così potrò staccare per un periodo dalla routine, conoscere un posto nuovo e provare altre tecniche di allenamento perché c’è sempre da imparare”.

Che opinione ha del cinese Sun Yang dominatore della sua specialità?

“Dalla prima volta che ci siamo incontrati siamo diventati subito amici. E’ successo ai mondiali di Shanghai nel 2011. Io ero un bambino, avevo 16 anni, sono stato eliminato in batteria e dopo la finale sono andato a fargli i complimenti. Ci siamo rivisti ai Giochi di Londra 2012 dove mi ha salutato prima della finale ed abbiamo conversato brevemente. Lo stesso è accaduto a Barcellona. Eravamo in attesa di salire sul podio (oro Sun, bronzo Paltrinieri, ndr) ed abbiamo passato 10 minuti chiacchierando del più e del meno dandoci appuntamento ai mondiali in programma questa estate a Kazan in Russia. Nell’ultimo periodo ho visto che si sta concentrando su distanze più brevi. Nei 1500 se tornerà a fare i tempi del suo record del mondo resta più forte di me ma dopo aver visto i miei ultimi riscontri cronometrici ed il record europeo che ho ottenuto a Berlino avrà capito che sono migliorato ulteriormente (Sun Yang quest’anno ha vinto i Giochi Asiatici ma con un tempo di circa dieci secondi superiore a quello realizzato dall’azzurro agli Europei di Berlino, ndr)”.

Che ricordo ha della sua prima Olimpiade a Londra nel 2012?

“Ci penso spesso. Ho chiuso al quinto posto limitato da un problema alla spalla ma comunque sul podio non ci sarei potuto salire. E’ stata un’esperienza fantastica, l’emozione di una finale olimpica è davvero difficile da raccontare. Ricordo perfettamente i giorni precedenti alla gara e la gioia per essere entrato in finale. Sicuramente mi è servito in vista dei prossimi Giochi dove arriverò con già un’Olimpiade alle spalle”.

Pensa già Rio 2016? Quali sono le sue ambizioni?

“Da qui a Rio ci sono ancora due anni e può succedere di tutto. Prima ci sono i mondiali di Kazan dove troverò nuovamente Sun Yang ed il canadese Cochrane e vediamo come andrà. Di sicuro se alle prossime Olimpiadi dovessi ripetere il quinto posto di Londra rimarrei deluso. L’obiettivo minimo è il podio poi il resto non si dice…”.

Dopo il 2016 si parla di un suo futuro nel nuoto in acque libere. E’ un’opportunità che sta prendendo in considerazione?

“Sì, assolutamente. Già in questi anni volevo provare qualcosa ma avevo paura di sprecare delle energie per la gare in vasca. Agli Europei di Berlino a mio avviso avrei potuto disputare una buona 5km ma il calendario delle gare non me lo ha permesso. A me piace nuotare anche fuori dalla piscina, mi diverte, e più la distanza è lunga e meglio è. Amo confrontarmi con i miei avversari”.

A proposito di confronti. Lei è un amante del calcio e tifoso della Juventus che rapporto ha con lo sport più seguito in Italia?

“Sono juventino da sempre anche se non sfegatato. Mi piace andare allo stadio, l’atmosfera mi ‘gasa’ poi in questi anni la Juve ha vinto tanto ed è ancora più bello. Sono stato all’Olimpico a vedere una partita della Roma ed anche a San Siro. Purtroppo mi manca ancora proprio lo Juventus Stadium, spero di andarci presto. Conte e Allegri? Conte è ‘un duro’ uno che pretende molto dai suoi atleti proprio come piace a me e pure Allegri mi sembra molto bravo”.