Andria, 2 set. (LaPresse) – “Come trofei vinti mi manca lo scudetto che spero di raggiungere il prima possibile come professionista. Però siamo all’inizio di un ciclo, non vogliamo illudere nessuno”. Così ai microfoni di Sky Sport l’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri, questa sera al Palasport di Andria per ricevere il premio ‘Mediterraneo’. “Siamo partiti con l’idea di creare una mentalità vincente, di far crescere l’ambiente e migliorare le cose”, analizza il tecnico. “Stiamo puntando sui giovani che saranno il patrimonio dell’Inter per il futuro, è questo quello che vogliamo fare il più presto possibile”. Sul tema mercato, commenta: “La società agisce con certi parametri, è stata chiara. Va accettato quello che può fare in questo momento. Per quelli che sono i parametri credo che tutti abbiamo operato bene. Cerchiamo di allestire una rosa competitiva, ma soprattutto che nella rosa stessa i giocatori si sentano motivati”. In quanto alla possibilità che Lavezzi e Borini possano approdare in nerazzurro a gennaio, il tecnico taglia corto: “Il mercato è chiuso, domani torniamo ad allenarci e vediamo di non pensare al mercato, ci concentriamo solo sulle partite”.
Mazzarri torna sul pareggio (0-0) in casa del Torino: “Dopo la partita di domenica va visto il bicchiere mezzo pieno, vedremo quante squadre vincerano all’Olimpico. Non si può sottovalutare l’avversario. Il pareggio ci può stare. Quando la forma sarà limata e avremo recuperato tutti i giocatori importanti soprattutto in attacco, credo che si possa fare un bel calcio come abbiamo già fatto nel pre campionato e in Europa League”. Il discorso si sposta su Fredy Guarin, indicato come possibile cessione ed invece rimasto in nerazzurro. “Con quali stimoli? Quest’anno siamo entrati in Europa League nei gironi e tutti avranno la possibilità di farsi vedere, io non guarderò in faccia nessuno”, mette in chiaro il tecnico. “Se Guarin meriterà di giocare al posto di chi sta giocando ora non farò eccezione per lui per farlo giocare, si giocherà ogni tre giorni e abbiamo già visto che difficoltà ci sono. Lui entra nei 23 della rosa che è abbastanza giusta per le tre competizioni che vogliamo affrontare al meglio. Ha sempre voluto rimanere all’Inter ed è stato sul mercato per scelte societarie, ma – aggiunge – sono convinto che sia molto contento di essere rimasto e noi siamo molo contenti di averlo”.