Roma, 31 lug. (LaPresse) – “Un passo indietro di Tavecchio? In questo momento non è un’ipotesi sul tavolo però ci sta tutto anche se in questo momento non è prevista”. Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine dell’incontro con il candidato alla presidenza Figc, Carlo Tavecchio, “Gli ho detto con grande onestà fino all’11 agosto di non aspettarsi che qualcuno gli faccia sconti perché questo è il contesto che si respira – aggiunge – e non si può nascondere il sole con un dito”. Malagò dice che i due incontri odierni “sono stati positivi, probabilmente ci rivedremo e da qui all’11 agosto ci potrebbero essere diciamo delle novità”. “Se il mondo del calcio può accettare Tavecchio presidente? Se la democrazia elettorale ed autonoma che deve essere preservata chiede questo bisogna saperlo accettare – aggiunge – ed a questo punto la cosa migliore è che Tavecchio possa prepararsi a quello che succederà dopo l’11 agosto. La pressione infatti non credo che calerà”. Il numero uno dello sport italiano dice di aver parlato al capo dei Dilettanti “con lucidità” ed a chi gli chiede se Tavecchio abbia o meno le spalle larghe per sopportare la pressione risponde che “l’uomo ha gli attributi però qui c’è anche un altro discorso che impatta e questo fa parte delle sue valutazioni”.
“Tavecchio ha ribadito le sue scuse ma una frase come la sua non si può accettare, non può andare bene né a Giovanni Malagò né al mondo dello sport e non solo”, ha aggiunto Malagò tornando sulla frase sui giocatori extracomunitari che ha scatenato reazioni dal mondo sportivo e non in questi giorni. “L’ipotesi commissariamento esiste solo se i candidati si ritirano, non c’è altra possibilità le regole sono chiare – ha proseguito il presidente del Coni – Si va avanti con le regole della Fifa che non prevedono prevaricazioni nei confronti di una regolare competizione elettorale di una federazione”. A proposito dell’intervento del premier Matteo Renzi che nel pomeriggio ha detto di non poter parlare di Tavecchio “altrimenti Juve, Roma e Napoli rischiano di non fare la Champions”, Malagò ha sottolineato che “quello che ha detto Renzi sotto il profilo tecnico e formale è ineccepibile perché questo è un dato di fatto. C’è un richiamo ad una norma della Fifa – ha spiegato – “Credo che già due federazioni nel mondo siano finite in fuorigioco (per ingerenze della politica, ndr), sono situazioni che fanno scalpore ma non ha fatto altro che dire la verità”.
“Con i due candidati abbiamo parlato dei programmi, entrando nel dettaglio. Ho chiesto le loro idee sul ct, sul calcio femminile, sul settore tecnico e scolastico da rifondare. E si è parlato anche di governance, e su questo tema ho espresso chiaramente le mie opinioni chiedendo se c’erano delle cambiali da pagare ed entrambi mi hanno assicurato di no”, ha affermato Malagò spiegando i temi discussi durante l’incontro con i due candidati. “Non ci sarebbe cosa peggiore che mettere persone che non vanno bene perché qui c’è da rifondare proprio tutta una dinamica della Federazione, si deve aprire un corso nuovo – ha aggiunto il presidente del Coni – Ed è indispensabile farlo con dei soggetti che hanno credibilità in questo senso. Quando parlavo del fatto che non ci devono essere cambiali da pagare gli ho dato un suggerimento, è indispensabile che lui parli solo con se stesso, deve fare tutte le valutazioni che ritiene migliori, non per vanità o edonismo, ma per il bene dello sport. Risponderà solo alla propria coscienza”, ha concluso.
TAVECCHIO: VADO AVANTI – “Fino a quando avrò il consenso dei miei sostenitori andrò avanti”. Così si è espresso il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio uscendo dopo il colloquio avuto con il presidente del Coni Giovanni Malagò in merito alla sua candidatura alla presidenza della Figc. La riunione fra i due è durata circa tre ore. “Il colloquio è stato lungo, preciso ed approfondito sul programma ed ho dato tutte le risposte che mi sono state richieste. Ringrazio il presidente Malagò per l’accoglienza che mi ha riservato”, ha aggiunto Tavecchio.
ALBERTINI: NO IPOTESI COMMISSARIAMENTO – “L’incontro è andato bene. Abbiamo rivisto un po’ il programma, parlato dei singoli punti e della visione che ognuno può avere di quello che può essere il futuro sapendo che passa attraverso una condivisione fra le nostre componenti. Tavecchio? L’ho sentito ieri, mi sembra assolutamente giusto che vada avanti”. Sono le parole pronunciate dal candidato alla presidenza della Figc, Demetrio Albertini, al termine dell’incontro con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a ‘Palazzo H’ durato circa due ore. Albertini ha spiegato che non si è parlato dell’ipotesi commissariamento della Federcalcio: “Ho ribadito che in questo momento non c’è la necessità e neanche la possibilità visto che ci sono due candidature”. Secondo l’ex centrocampista: “Io e Tavecchio siamo due candidati diversi ognuno con il suo percorso e le sue idee ma il futuro presidente ha bisogno del confronto e dell’appoggio di tutti”. Albertini parla poi dell’incontro che nel pomeriggio ci sarà fra Malagò e Tavecchio: “Penso che sarà sulla linea del mio colloquio – dichiara – poi ci sentiremo successivamente per fare un attimo il punto. Malagò non è riuscito a vederci insieme, posso pensare che succeda in un momento successivo”. Infine una battuta sui presidenti che, pur togliendo l’appoggio a Tavecchio dopo la gaffe di ‘Opti Pobà’ non si sono schierati dalla sua parte: “Sono loro che devono votare – conclude – ognuno ha la responsabilità del proprio voto come deve essere”. Qualche ora più tardi poi Albertini attraverso Twitter è tornato a parlare della decisione di Tavecchio di non fare un passo indietro. “Tavecchio va avanti? Ognuno è responsabile delle proprie scelte”, ha scritto l’ex giocatore del Milan.