Roma, 21 lug. (LaPresse) – “Se resto alla Roma? Certamente”. Con queste parole al sito Laroma24.it Mehdi Benatia annuncia la sua intenzione di restare in giallorosso, visto anche lo stallo sulle trattative per una possibile cessione. Il difensore marocchino ha parlato dall’aeroporto di Fiuimicino in occasione della partenza della squadra per la turnè negli Usa. Benatia ha fatto anche un segno di ok col pollice che fa ben sperare per i tifosi giallorossi. Benatia era un obiettivo di mercato di Manchester City, Chelsea e Bayern Monaco, ma ogni discorso è fin qui rimasto bloccato di fronte alla fermezza della Roma che valuta il giocatore non meno di 40 milioni di euro.
“L’obiettivo con la Roma è vincere, anche se dovessi disputare una buona stagione se non vinciamo sarebbe una delusione. Son qui per vincere, abbiamo una squadra in grado di vincere il campionato e questo mi dà molta carica”, ha detto intanto Ashley Cole in una lunga intervista concessa a Roma Channel. Il difensore inglese, svintolato dal Chelsea ha poi spiegato il perchè ha scelto il club giallorossi: “Per le ambizioni che ha. E’ un grande club, lo scorso anno sono arrivati secondi. Il mister mi ha manifestato la voglia di vincere, voglio contribuire alla conquista dello scudetto”. “Ho avuto offerte da squadre minori – ha ammesso Cole – anche dagli Usa, ma non avevo voglia di sdraiarmi in spiaggia. Sono qui per vincere. Ho vinto molto in carriera e non voglio fermarmi. Ho 33 anni, sto invecchiando ma la voglia e la determinazione ci sono ancora”.
Un Ashley Cole già conquistato dalla passione dei tifosi della Roma: “L’ho percepito fin dal momento in cui ho messo piede a Roma, c’erano molti tifosi fuori dall’aeroporto quando sono arrivato da Londra. Quando arriviamo in auto al campo d’allenamento sono lì fuori ad aspettarci, che cantano e ci incoraggiano. Nel primo allenamento correvo intorno al campo e sentivo i loro cori”.
“Mi hanno parlato della loro passione per il calcio, non vedo l’ora di vivere queste emozioni. Spero di contribuire per vincere qualcosa di importante con questa squadra”, ha ribadito l’ex terzino della nazionale inglese. Infine impossibile non parlare di Francesco Totti, il capitano: “L’ho affrontato da avversario diverse volte, la prima quando avevo 19 anni. Era un giocatore straordinario. E’ una specie di divinità qui, è un idolo, lui e la Roma si identificano. Magari un giorno parleremo con calma, anche se io sono un ragazzo timido”.