Mondiali 2014, Scolari: 1-7 ci segnerà, Federazione deciderà su futuro

Brasilia (Brasile), 12 lug. (LaPresse) – “Non dobbiamo vergognarci di nulla. Dobbiamo vedere le cose buone. Abbiamo fatto un buon lavoro con i giocatori. La sconfitta è arrivata contro una squadra superiore”. Luiz Felipe Scolari, commissario tecnico del Brasile, prova a pensare positivo nonostante l’avventura verdeoro sia conclusa con la clamorosa sconfitta (1-7) in semifinale contro la Germania. “Un ko che ci segnerà, come il titolo in Confederations Cup e i cinque titoli mondiali. Questa è la vita di quelli che vivono di calcio”, ammette il tecnico della Selecao in conferenza stampa, alla vigilia della finale per il terzo posto contro l’Olanda. In quanto al futuro, Scolari ribadisce il pensiero già espresso dopo la disfatta di Belo Horizonte: “Chiuderò domani la prima fase del mio lavoro. Poi presenterò la mia relazione, parlerò con il presidente della Cbf (José Maria Marin, ndr) e Marco Polo (Del Nero, prossimo numero uno della Federazione, ndr) e vedremo cosa succederà. Noi continueremo a lavorare normalmente fino a domani”.

“So che in un anno e mezzo abbiamo avuto molte buone situazioni. Non riesco a vedere solo il risultato di una partita”, puntualizza il ct brasiliano. “Quello che ci interessava era raggiungere la finale. Non è arrivata. Ma non vedo l’eliminazione come una cosa negativa, tranne che per il risultato catastrofico di 7-1. Se fosse stato 1-0, sarebbe stata comunque una sconfitta, ma non così disastrosa”. A chi gli chiede da che cosa ricomincerà una volta terminato il torneo, Scolari risponde: “Sistemerò le mie cose, andrò in banca, pagherò le bollette, mi dedicherò alla vita privata. Parlerò con la mia famiglia, continuerò normalmente la mia vita”. “Finire tra le prime quattro non è la fine del mondo come invece pensano alcune persone”, prosegue il tecnico della Selecao che si proietta alla sfida di domani contro gli Orange. “La sconfitta contro la Germania sarà ricordata da tutti per lungo tempo. Abbiamo lavorato a livello psicologico per far sì che i giocatori abbiano la prospettiva di giocare contro l’Olanda come fosse per il titolo. Lavoriamo per metterci in condizione di ottenere il terzo posto e dare al popolo un po’ di felicità”.