Londra (Regno Unito), 5 lug. (LaPresse) – “Dedicato alle nostre famiglie, ai nostri coach, ai nostri team. E a tutta l’Italia che oggi ha fatto il tifo per noi”. Sono le parole di Sara Errani e Roberta Vinci dopo lo storico trionfo nella finale di doppio a Wimbledon: conquistando il quinto titolo in un major, le azzurre hanno centrato il ‘Career Grand Slam’ visto che le ‘Cichis’ hanno vinto tutti e quattro i tornei dello Slam. “Ci pensavo da questa mattina – racconta la Errani – aver completato il Grand Slam per me è una cosa inimmaginabile, è qualcosa che resta, è storico”. “Ancora non riesco ad realizzare che siamo riuscite a fare tutto questo. Probabilmente lo farò quando smetterò di giocare”, prosegue la romagnola. Quindi sulla finale vinta contro la coppia Babos-Mladenovic, commenta: “Eravamo tesissime, ma nonostante ciò abbiamo giocato benissimo. E non era semplice in una situazione del genere”.”Siamo partite benissimo ed è stato molto importante”, le fa eco la Vinci. “Nell’ultimo turno di battuta – prosegue – quando ho servito per il match sul 30-30 ero preoccupatissima. Non avevo mai ceduto la battuta e ho pensato stai a vedere che capita proprio adesso… Poi ho messo a segno un ace sul quale le nostre avversarie hanno anche chiamato l’occhio di falco e servito un’altra buona prima sul match point”.
– Le due si sono sdraiate sull’erba e strette in un lungo abbraccio. “Cosa ci siamo dette? E chi se lo ricordaà”, esclamano in coro. Il pensiero corre al 2009, quando le ‘Cichis’ hanno giocato in coppia per la prima volta. “Lo ricordo benissimo – sottolinea la Errani – Francia-Italia a Orleans a risultato acquisito. Battemmo Beltrame-Dechy”. “In quel momento certo non pensavamo di vincere così tanto insieme. Abbiamo deciso di giocare insieme tutti i tornei di doppio nel 2011, dopo la finale persa a Marbella”, aggiunge la Vinci. Successi che sono frutto anche della loro splendida amicizia: “Come definirla? Impossibile con una sola parolaà”, spiega la romagnola. “Io tra le due sono la più permalosa, lo ammetto”, prosegue la tarantina. “E’ un mio difetto. Sara invece anche quando si arrabbia le passa subito”.