F1,Red Bull critica con Renault: per futuro si pensa a motore ‘in casa’

Vienna (Austria), 23 giu. (LaPresse/AP) – Sul circuito di casa in Austria, non è stata la festa sognata dalla Red Bull. La gara disputata sull’asfalto di Spielberg non ha portato alcun cambiamento di fortuna alla scuderia dominatrice delle ultime quattro stagioni, con Sebastian Vettel costretto al ritiro e Daniel Ricciardo solo ottavo al traguardo. ‘La gara di casa dei campioni del mondo diventa una tragedia’, ha titolato impietosamente il quotidiano austriaco ‘Kleine Zeitung’, mentre ‘Kurier’ parla di ‘debacle’. Il team principal della ‘scuderia con le ali’ Christian Horner, nel frattempo, rinfocola le critiche nei confronti della Renault, fornitrice dei motori.

“La situazione semplicemente non sta migliorando”, ha spiegato dopo la gara, vinta da Rosberg al volante della Mercedes che sta dominando l’attuale stagione. “L’affidabilità è inaccettabile. La performance – ha aggiunto – è inaccettabile. Ci deve essere un cambiamento. Non si può continuare così”. La Red Bull ha confermato comunque la collaborazione con la casa francese anche per la stagione 2015, ma aggiunge che farà le sue valutazioni dopo la conclusione dell’accordo. Anche se le alternative non sono così semplici da trovare. Essendo rivali per il Mondiale, è altamente improbabile che Mercedes e Ferrari possano diventare partner della Red Bull, mentre la Honda tornerà alla F1 dopo l’accordo in esclusiva con la McLaren. Una strada potrebbe essere quella di realizzare un motore in proprio. Un’ipotesi non esclusa dal direttore motorsport della scuderia Helmut Marko. “Vedremo. Che cosa possiamo ottenere con il motore Renault?”, ha spiegato. “Se non vediamo la possibilità di essere sullo stesso livello come Mercedes, allora dobbiamo guardare avanti e valutare altro”.

La Red Bull sta già collaborando con diverse aziende, tra cui gli austriaci della Apc, che fornisce l’attuale turbocompressore attuale e potrebbe aiutare la scuderia a costruire un motore ‘in casa’. “Abbiamo un sacco di aziende molto specializzate in materia di motori”, ha proseguito Marko. “Non si dovrebbe mai dire di no. Stiamo esaminando tutte le alternative”. Horner, però, si dimostra riluttante a discutere sulla possibilità di un motore auto-realizzato per rilanciare le monoposto. “Non è qualcosa che vogliamo fare”, ha spiegato. “Non è una parte fondamentale della filosofia di Red Bull”. Sulla stessa lunghezza d’onda Dietrich Mateschitz, fondatore dell’azienda di energy drink che sponsorizza la monoposto. “Non siamo produttori di automobili”, ha puntualizzato. “Non è una nostra competenza privilegiata costruire motori”.