Mondiali 2014, occhio a Campbell: il ‘Messi di Costa Rica’ che ha affondato Uruguay

Dal nostro inviato Antonio Martelli Mangaratiba (Brasile), 17 giu. (LaPresse) – Alla scoperta di Joel Campbell, l’attaccante della Costa Rica avversaria dell’Italia nella seconda partita del Mondiale brasiliano. E’ lui la minaccia più grande per la difesa della squadra di Cesare Prandelli, sul giocatore di proprietà dell’Arsenal ma protagonista con l’Olympiakos in Champions League si concentreranno le attenzioni della difesa azzurra.

Attaccante mancino, ma capace di calciare anche di destro, è un autentico peperino. Il 21enne centravanti che Arsene Wenger ha già detto che riporterà a Londra, è stato il migliore in campo contro l’Uruguay segnando un gol e mettendo in difficoltà praticamente da solo l’intera retroguardia uruguaiana. Con la rete firmata all’esordio, inoltre, Campbell è già entrato nella storia del calcio costaricano come unico capace di segnare in tre campionati del Mondo anche se per categorie diverse: Under 17, Under 20 e nazionale maggiore. Con la maglia di Costa Rica ha debuttato a 18 anni e ha già collezionato 34 presenze realizzando 10 gol. Personaggio solare, Campbell è una persona molto attaccata alla famiglia che lo segue ovunque. Anche in Brasile si è portato dietro padre, madre e la bella moglie Luna Bella a cui ha dedicato il gol mettendosi il pallone sotto la maglietta perché sta per regalargli il suo primo figlio. In questo momento è l’idolo indiscusso di tutta Costa Rica, che dopo la vittoria contro l’Uruguay ha fatto festa per le strade fino all’alba. Appassionato di musica, di tutto quanto riguarda il suo paese, è anche un grande seguace di calcio internazionale. Da buon professionista guarda tutti i campionati e gli piace il calcio in generale.

Anche contro l’Italia sarà lui l’unica punta dello schieramento di Costa Rica, difficile infatti che il ct Jorge Louis Pinto possa decidere di cambiare modulo. “Sono davvero felice. Ora possiamo anche arrivare al secondo turno”, ha dichiarato dopo la vittoria contro l’Uruguay. “Io ho fatto la mia parte, ma tutta la squadra lo ha fatto. La vera stella è la squadra”, ha aggiunto dimostrando grande umiltà e senso di appartenenza. Non a caso Pinto lo ha descritto come il giocatore che potrebbe fare la differenza anche contro gli azzurri. “Campbell è molto importante. E’ un eccellente attaccante, è veloce e ha talento”, ha spiegato.

Classe ’92 come Neymar, si mette in luce già nella Coppa America 2011 e ancora di più nel Mondiale U20 dello scorso anno in Colombia. Muove i primi passi nel Deportivo Saprissa, squadra del suo paese, ma già nel 2011 viene acquistato dall’Arsenal per 2,5 milioni di euro. I Gunners lo mandano poi in giro a farsi le ossa, in prestito al Lorient in Francia prima e al Betis in Spagna successivamente. In questa stagione ha militato nell’Olympiakos segnando 8 gol e vincendo il campionato greco, ben figurando anche in Champions League. Dopo il gol all’esordio contro l’Uruguay, gli osservatori di mezzo mondo sono pronti a relazionare i club più importanti e chissà che non diventi uno degli uomini mercato a Mondiale finito.