Village of Pinehurst (North Carolina, Usa), 14 giu. (LaPresse) – Francesco Molinari, 14° con 140 colpi (69 71, par), ha perso otto posizioni, ma è rimasto in alta classifica nel 114° US Open, il secondo major stagionale che si sta svolgendo sul percorso numero 2 del Pinehurst Resort, al Village of Pinehurst nel North Carolina. E’ uscito invece al taglio Andrea Pavan, 89° con 147 (75 72, +7). E’ continuata la travolgente corsa a tempo di record del tedesco Martin Kaymer, che ha raddoppiato il 65 (-5) iniziale e con 130 (-10) ha portato a sei i colpi di vantaggio sul primo inseguitore, Brendon Todd (136, -4). Al terzo posto con 137 (-3) Kevin Na e Brandt Snedeker e al quarto con 138 (-2) Dustin Johnson, Keegan Bradley, Brooks Koepka, lo svedese Henrik Stenson e Brendon De Jonge dello Zimbabwe. In risalita il nordirlandese Rory McIlroy e l’australiano Adam Scott, numero uno mondiale. Il primo, grazie a un 68 (-2), è passato dalla 36/a alla 10/a piazza con 139 (-1), dove è affiancato da Matt Kuchar, Chris Kirk e da Jordan Spieth, e il secondo, dopo aver iniziato il torneo in 68/a, ha agganciato Molinari con un 67 (-3). Ha recuperato anche l’inglese Justin Rose, da 50° a 20° con 141 (+1), ma non hanno praticamente più corpo le sue ambizioni di bissare il titolo conquistato lo scorso anno.
In discesa il nordirlandese Graeme McDowell, dal secondo a 27° con 142 (+2), e Phil Mickelson, da 16° a 33° con 143 (+3), per il quale il sogno di vincere finalmente un US Open si sta trasformando in un incubo. Sono rimasti in gara, ma con obiettivi limitati a risalire se possibile la classifica, lo spagnolo Sergio Garcia e i sudafricani Louis Oosthuizen, Ernie Els e Retief Goosen, 44/i con 144 (+4), e Zach Johnson, 60° con 145 (+5) ultimo punteggio utile per superare il taglio. Sono rimasti fuori, tra gli altri, Bubba Watson, Jason Dufner, Hunter Mahan, l’inglese Luke Donald, l’argentino Angel Cabrera, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez e il sudafricano Charl Schwartzel, 68/i con 146 (+6), e Lee Westwood, 101° con 148 (+8), il cui palmares sembra destinato a rimanere orfano di major. Kaymer, come detto, ha segnato per la seconda volta un 65 che è il punteggio record sul giro in un US Open al Pinehurst 2. Inoltre ha fissato a 130 lo score più basso dopo 36 buche in questo major, battendo di un colpo il 131 di McIlroy (2011), e ha eguagliato il punteggio più basso in assoluto ottenuto dopo due turni in qualsiasi major stabilito nell’Open Championship da Nick Faldo (1992) ed emulato da Brandt Snedeker (2012).
“Il mio 65 – ha spiegato Kaymer, che ha siglato cinque birdie senza bogey – lo si deve a parecchi fattori. Ho preso un numero sufficiente di fairway e di green, non ho mai trovato la pallina in posizioni difficili nel rough, ho commesso pochi errori, ho imbucato qualche putt da lontano quando serviva. Non sono stato eccessivamente aggressivo e ho puntato alla bandiera solo quando c’erano le condizioni necessarie. In qualche occasione ho avuto l’aiuto della fortuna, che almeno per ora sembra essere dalla mia parte. Adesso occorre proseguire così, senza rilassarsi: ci sono alcune cose che debbo riguardare, ma sicuramente il gioco espresso oggi è stato veramente buono”. Molinari (via dalla 10/a), come nella prima giornata, si è trovato gravato di due bogey, questa volta dopo appena tre buche, e nuovamente da dovuto rimettersi pazientemente a ricucire lo score. E’ tornato in par infilando due birdie consecutivi alle buche 3 e 4 (la 12/a e la 13/a giocate), poi ha ceduto un colpo al campo con il terzo bogey (71, +1). “Il mio 65 – ha spiegato Kaymer, che ha siglato cinque birdie senza bogey – lo si deve a parecchi fattori. Ho preso un numero sufficiente di fairway e di green, non ho mai trovato la pallina in posizioni difficili nel rough, ho commesso pochi errori, ho imbucato qualche putt da lontano quando serviva. Non sono stato eccessivamente aggressivo e ho puntato alla bandiera solo quando c’erano le condizioni necessarie. In qualche occasione ho avuto l’aiuto della fortuna, che almeno per ora sembra essere dalla mia parte. Adesso occorre proseguire così, senza rilassarsi: ci sono alcune cose che debbo riguardare, ma sicuramente il gioco espresso oggi è stato veramente buono”. Molinari (via dalla 10/a), come nella prima giornata, si è trovato gravato di due bogey, questa volta dopo appena tre buche, e nuovamente da dovuto rimettersi pazientemente a ricucire lo score. E’ tornato in par infilando due birdie consecutivi alle buche 3 e 4 (la 12/a e la 13/a giocate), poi ha ceduto un colpo al campo con il terzo bogey (71, +1).