Mondiali 2014, Chiellini: Vincere sempre difficile, difesa da migliorare

Mangaratiba (Brasile), 7 giug. (LaPresse) – “E’ sempre difficile vincere perché ci sono tante squadre e ne vince una sola. Ci sono tanti campioni, mille fattori e speriamo prima o poi di riuscire a vincere qualcosa anche a livello internazionale”. Lo ha detto Giorgio Chiellini nel corso di una conferenza stampa da Casa Azzurri a Mangaratiba. “Io sto bene, dovevo recuperare da una botta presa alla schiena in campionato ma è tutto in netto miglioramento. Dopo una stagione lunga qualche acciacco credo possa esserci, ma siamo tutti in ripresa e anche i compagni stanno meglio”, ha aggiunto il centrale bianconero. Un’Italia che nelle ultime uscite ha mostrato qualche pecca difensiva di troppo, Chiellini ha infatti rivelato che “ne abbiamo parlato tra di noi e dobbiamo migliorare proprio nella fase difensiva che ha perso le distanze e in intensità nei novanta minuti. Abbiamo perso il filo degli Europei e della Confederations ma stiamo lavorando per ritrovarlo perché non prendere gol è sempre importante”. “E’ sempre difficile vincere perché ci sono tante squadre e ne vince una sola. Ci sono tanti campioni, mille fattori e speriamo prima o poi di riuscire a vincere qualcosa anche a livello internazionale”. Lo ha detto Giorgio Chiellini nel corso di una conferenza stampa da Casa Azzurri a Mangaratiba. “Io sto bene, dovevo recuperare da una botta presa alla schiena in campionato ma è tutto in netto miglioramento. Dopo una stagione lunga qualche acciacco credo possa esserci, ma siamo tutti in ripresa e anche i compagni stanno meglio”, ha aggiunto il centrale bianconero. Un’Italia che nelle ultime uscite ha mostrato qualche pecca difensiva di troppo, Chiellini ha infatti rivelato che “ne abbiamo parlato tra di noi e dobbiamo migliorare proprio nella fase difensiva che ha perso le distanze e in intensità nei novanta minuti. Abbiamo perso il filo degli Europei e della Confederations ma stiamo lavorando per ritrovarlo perché non prendere gol è sempre importante”. Sempre in riferimento alle difficoltà riscontrate nelle ultime uscite, Chiellini non crede che possa dipendere dal cambio di modulo. “Avere giocatori duttili può permettere di cambiare modulo e gioco a seconda delle situazioni”, ha detto Chiellini. “Siamo abituati a giocare sia a tre che ha quattro, abbiamo l’esperienza per poter giocare in tanti modi. Noi siamo tutti a disposizione del mister e sarà lui a fare le scelte”, ha rassicurato ancora il centrale bianconero. Chiellini ha parlato anche del compagno d squadra Barzagli, che negli ultimi due giorni è tornato ad allenarsi. “Sta meglio, doveva giocare contro il Lussemburgo ma ha avuto la febbre. I tendini sono in miglioramento e speriamo possa arrivare in buone condizioni sabato prossimo”, ha concluso Chiellini.

“Il codice etico?ringrazio De Rossi per le parole nei miei confronti, ma non ho mai pensato di rischiare il Mondiale”, ha precisato il difensore della nazionale. “Sul codice etico ha parlato il mister, ci sarebbero tante cose da dire ma lo farò al momento giusto”, ha detto il centrale bianconero. Chiellini non è preoccupato per il metro arbitrale e non considera ‘a rischio’ il suo gioco fisico. “Credo che un centinaio di presenze internazionali e una sola espulsione con Ronaldo e su cui ci sarebbe anche da discutere, per me il problema (del gioco fisico, ndr) non sussiste”, ha evidenziato. Una battuta anche sulle ultime uscite. “Negli ultimi due test siamo andati molto meglio di quanto sembri. Dopo la gara con il Lussemburgo non vedevamo l’ora di venire in Brasile. Finalmente si inizia a respirare l’aria del Mondiale”. Lo ha detto Giorgio Chiellini nel corso di una conferenza stampa da Casa Azzurri a Mangaratiba. “Abbiamo tutte le attrezzature e i confort per prepararci bene, ci saranno delle difficoltà per adattarsi alle temperature e all’aria ma siamo fiduciosi. C’è la massima disponibilità di tutti per preparare tutto al meglio”, ha aggiunto il difensore toscano. La stampa brasiliana descrive un’Italia sempre capace nelle grandi manifestazioni di essere protagonista. “Di solito noi abbiamo bisogno di carburare – ammette – poi non abbiamo mai fallito nelle manifestazioni, speriamo che sarà così anche quest’anno”. Tanti gli infortuni di grandi giocatori, come Montolivo, Ribery e Reus che non faranno il Mondiale. “La cosa strana è che sono tutti infortuni traumatici e non muscolari, dispiace perché poi perdere un Mondialeà”, conclude Chiellini.

“Nel nostro gruppo ci sono due fuoriclasse: Buffon e Pirlo, gli altri sono tutti al servizio della squadra”, ha ribadito Chiellini. “Dobbiamo dare tutti noi stessi, credo sia l’unico modo per esaltare i valori dei singoli che pure ci sono. Nel calcio moderno non si vince da soli – ricorda il centrale della Juventus – lo dimostrano Messi con l’Argentina e Ronaldo con il Portogallo che non hanno ancora vinto nulla, quindi l’unica cosa è lavorare uniti e fare gruppo”. Un’Italia ‘blindata’ nel ritiro di Mangaratiba e che rischia di non respirare a pieno l’aria del Mondiale almeno fino all’esordio. “E’ la mia sesta manifestazione internazionale ed è sempre stato così. Anche con i club siamo chiusi e le abitudini sono sempre quelle. Domani però abbiamo un’amichevole con lo stadio pieno e non penso sussista questo problema”, la replica. E sempre a proposito dell’aria che si respira, Chiellini aggiunge: “Tanti brasiliani ci hanno augurato di arrivare in finale e arrivare secondi, io ho risposto: ‘prima vediamo di arrivare in finale e poi ne riparliamo’. C’è comunque grande attesa e atmosfera”. La testa è per ora rivolta all’esordio contro l’Inghilterra, una rivincita della sfida di due anni fa nei quarti di finale degli Europei: “E’ stata una delle migliori partite che abbiamo fatto e che ci portò a vivere grandi emozioni fino alla finale. L’identità è rimasta la stessa, loro portano avanti un gruppo come quello del Liverpool che ha fatto bene. Forse hanno cambiato di più rispetto a noi anche se il modo di giocare sarà lo stesso. Hanno grandi campioni come Gerrard, sarà una partita difficile, ma anche noi abbiamo le nostre armi. Siamo tutti curiosi di capire l’ambientamento perché tutti ci hanno spaventato su Manaus e vogliamo vedere come sarà giocare lì”.