Parma, 3 giu. (LaPresse) – “Per me sarebbe stato facile andarmene. Non lo faccio per rispetto di questa gente, mi carico il club sulle spalle”. Pietro Leonardi, amministratore delegato del Parma, chiarisce così in merito al futuro del club ducale, escluso dall’Europa League dopo la mancata concessione della licenza Uefa. Nei giorni scorsi, il patron Tommaso Ghirardi ha annunciato di voler cedere il club. “Dopo le dimissioni del presidente, sarebbe stato semplice salutare. Non è nella mia indole. Credo che ora sia giusto agire”, spiega Leonardi in conferenza stampa. “Il Parma – prosegue – c’è, lo dico con forza. Continuerà ad operare nell’interesse dei tifosi e della proprietà”. “Nonostante la grande amarezza, non c’è stata reazione violenta da parte della città”, assicura l’ad dei ducali.
“Parma è fatta di gente per bene”, sottolinea il dirigente che fa chiarezza sulle prossime mosse: “Non lasceremo niente d’intentato. Abbiamo costituito un team di legali che sta valutando l’opportunità di presentare ricorso al Tas”. In ogni caso, sottolinea, “il Parma non si svende, non è in fallimento: è una realtà solida. Sento parlare di giocatori in svendita, è falso. Voglio che la comunità dimostri di rivolere il presidente al suo posto, alla guida del Parma. I soci sono solidali e compatti”. Leonardi si dichiara “fiducioso che, se ci sarà un movimento totalitario di affetto, il presidente possa ripensarci. C’è continuità aziendale”. “Dobbiamo tutti – aggiunge – raddoppiare le forze, perché sappiamo di dover combattere contro un’ingiustizia. Sarà una battaglia vera”.