Londra (Regno Unito), 3 giu. (LaPresse) – Il caso legato all’assegnazione del Mondiale 2022 al Qatar si infittisce. Nei giorni scorsi, la stampa britannica ha puntato il dito sul paese arabo, sostenendo che dietro la sua candidatura, poi rivelatisi vincente, ci sarebbe stato un giro milionario di tangenti. Il ‘Daily Telegraph’ rincara la dose, gettando nuove ombre sulla vicenda. Secondo il quotidiano britannico, infatti, il presidente della Uefa Michel Platini avrebbe incontrato segretamente a Zurigo il controverso dirigente qatariota, nonché ex membro della Fifa, Mohamed Bin Hammam, il 2 dicembre del 2010. Un mese prima dell’assegnazione definitiva del Mondiale al Qatar.
Bin Hammam, accusato nei giorni scorsi dal ‘Sunday Times’ di aver versato alcuni milioni di sterline in tangenti ai vertici della Fifa, avrebbe esercitato pressioni sul francese per vedere assegnato al suo Emirato il torneo. Pochi giorni dopo, Platini partecipò anche ad una cena all’Eliseo con l’allora presidente della Francia Nicolas Sarkozy, il primo ministro del Qatar e il figlio dell’Emiro. Il numero uno della Uefa si era difeso, in una successiva intervista, sostenendo durante l’incontro di non aver ricevuto pressioni o richieste di votare il Qatar.
“Tutto questo è causato dalla paura di Blatter che Platini lo sfidi per la presidenza della Fifa”. E’ quanto spiega una fonte vicina al numero uno della Uefa. Contattata da ‘Le Monde’, la fonte assicura che l’incontro “non era segreto” e che non aveva “nulla a che fare” con la candidatura del paese arabo. “E’ stata una semplice colazione in un hotel di Zurigo a margine di un comitato esecutivo della Fifa”, spiega. Durante l’incontro, assicura la fonte, “Bin Hammam ha chiesto a Platini di presentarsi contro Blatter nella corsa alla presidenza della Fifa. Michel rifiutò e Ben Hamman ha poi ha detto che si sarebbe presentato lui”.