Giro d’Italia, Quintana prudente: Ora sto bene ma Giro non è chiuso

Dal nostro inviato Attilio Celeghini. Rifugio Panarotta, 29 mag. (LaPresse) – Lo scossone, crollo di Evans e scatto di Aru a parte, non è arrivato. La prima tappa dei ‘tre giorni del Condor’ mantiene Nairo Quintana in maglia rosa. La calma e la lucidità propria dei veri leader hanno permesso al colombiano, oltre alle polemiche post-Stelvio, di superare indenne anche la temibile salita finale della Belluno-Rifugio Panarotta e di conservare un ampio margine di sicurezza sui rivali, Rigoberto Uran in testa. In vista della cronoscalata di domani, la Bassano-Cima Grappa che sembra disegnata apposta per esaltarlo, qualcuno vede già il sipario calato sul Giro, anche se sabato c’è lo Zoncolan. Non andatelo a dire pezzo da Novanta della Movistar: “Fino alla linea bianca di Trieste, niente è certo”, puntualizza. “Quello che so è che le mie condizioni fisiche migliorano ogni giorno e che domani posso fare una buona crono, per non perdere secondi e mantenere la maglia rosa”.

Aggiunge che la prova di domani, con quei 19 km di salita, gli piace molto, “si adatta molto alle mie caratteristiche. C’è un dislivello notevole. La cosa importante – ribadisce – è che sono in buona forma”. Fallito l’attacco nei suoi confronti nella tappa odierna, domani si attendono risposte dagli avversari. “Uran, Pozzovivo e Rolland possono fare buoni tempi”, spiega ostentando comunque la serenità dei forti. L’impressione è che Quintana non tema una possibile impresa del connazionale, con il quale, garantisce, “abbiamo un rapporto molto buono. Siamo vissuti insieme a Pamplona. Bei tempi. Ma questo – continua – è il mio lavoro, ho una squadra di cui sono il leader. L’amicizia resta fuori dal ciclismo. Nelle gare siamo necessariamente dei rivali”. Per chi non lo avesse ancora capito.