Ciclismo Giro d’Italia, Quintana: Non capisco polemica, non ho attaccato in discesa

Martello (Bolzano), 27 mag. (LaPresse) – “Non ho sentito nulla. Non ci sono stati ordini dall’organizzazione o dal direttore sportivo. Non ho attaccato in discesa. Quando ho visto un gruppo discendere rapidamente, io son rimasto a ruota di un mio compagno di squadra”. Nairo Quintana commenta così in merito al caso che sta tenendo banco nella 16/a tappa del Giro d’Italia, la Ponte di Legno-Val Martello vinta proprio dal colombiano.

Una polemica innescata da un annuncio della direzione di gara riguardante la discesa dello Stelvio, che molte ammiraglie sostengono di aver preso come una neutralizzazione di quel tratto. “Non capisco la polemica”, spiega il corridore della Movistar. “E’ nella salita finale che ho guadagnato sui rivali, non in discesa, dove non ho guadagnato molto”.

“Il mio fisico è in miglioramento. Ho una squadra eccezionale, come avete visto sullo Stelvio. Siamo saliti insieme. Mi aiuteranno a controllare la gara fino a Trieste”, ha poi detto Quintana al traguardo. “Ogni giorno confermo che tipo di corridore sono. Sono arrivato secondo alla Tirreno-Adriatico, l’anno scorso ho concluso secondo al Tour”, ricorda il colombiano della Movistar.

“Ho lavorato molto duro per vincere, il mio obiettivo qui era la maglia rosa. Ora ce l’ho. Anche se – sottolinea – molti mi consideravano fuori classifica, la classe non si perde. Anche i miei compagni – aggiunge Quintana – migliorano di giorno in giorno. Questo dimostra che possiamo raggiungere grandi cose nel futuro, anche per il bene del ciclismo colombiano”. “Sono contento di questa maglia rosa”, aggiunge la nuova maglia rosa del Giro, ringraziando i suoi connazionali, “che stanno guardando questa bellissima corsa”.