Ciclismo, Giro d’Italia: a Rivarolo la spunta ‘fuggitivo’ Canola, Uran resta in maglia rosa

di Attilio Celeghini

Rivarolo Canavese (Torino), 23 mag. (LaPresse) – Tutti in attesa di come sarebbe andato a finire il replay del duello tra Nacer Bouhanni e Giacomo Nizzolo, con l’azzurro più che mai desideroso di prendersi finalmente la rivincita sul rivale francese e aggiudicarsi il sospirato successo di tappa. Invece, a spuntarla nella volata finale, a sorpresa è stato Marco Canola. La 13/a tappa del Giro d’Italia, 157 km con partenza da Fossano ed arrivo a Rivarolo Canavese, incorona a sorpresa il vicentino della Bardiani Csf, classe 1988, al primo trionfo in una frazione della corsa rosa.

“Finalmente ho bilanciato i momenti sfortunati che ho avuto in passato”. Imprese come quelle di Canola servono a riconciliarsi con il ciclismo. La lunga fuga del vicentino, insieme ad un gruppetto di cinque corridori poi ridotti a tre, culminata nella vittoria di Rivarolo Canavese, è anche interpretabile come la riscossa dei ‘numeri due’, capaci di rubare per un giorno la scena ai big. Lo ammette lo stesso Canola, classe 1988, raccontandosi in una conferenza stampa dove, non lo si può negare, al suo posto ci si attendeva uno tra Bouhanni e Nizzolo. “Da dilettante ho visto sfumare molti podi in corse internazionali”, spiega. “Non è facile emergere in questo ciclismo. Mi consideravano una promessa, avevo vinto molto tra i juniores. Poi – prosegue – nel secondo anno da dilettante, ho conosciuto la difficoltà della vita”. E qui il ricordo sportivo si intreccia con il dolore del lutto: “Ho perso mio padre per un malessere e alla fine mi son trovato davanti un grande ostacolo. Grazie alle persone giuste, sono riuscito a superarlo”.

Un premio inaspettato, ma non per questo immeritato e giunto al termine di una lunghissima fuga, scattata pochi km dopo la partenza, che lo ha visto protagonista insieme a Jackson Rodríguez (Androni), Angelo Tulik (Europcar), Maxim Belkov (Katusha), Gert Dockx (Lotto) e Jeffry Romero (Colombia). E’ sempre Canola ad arrivare primo all’unico Gpm della giornata, posto a Rivara, seguito da Rodriguez e Tulik, in un tratto dove i corridori sono circondati da un paesaggio quasi invernale: l’abbondante grandine caduta imbianca infatti i campi circostanti e rende insidiosi i km finali. Invece, il meteo è più clemente all’ingresso di Rivarolo, anche se l’asfalto è bagnato. In testa, ai -15, rimangono in tre: Canola, il venezuelano e il francese. Nessuno, nel gruppo dietro, si decide a lanciare l’inseguimento decisivo e così il trio di testa a 10 km dal traguardo vanta un vantaggio di 1’20”. Alle loro spalle, non tira praticamente nessuno: ormai è chiaro, a giocarsi la vittoria finale sono i magnifici tre di giornata. Che va, per la gioia del pubblico, a Canola. Grande soddisfazione per lui, un po’ meno per Nizzolo e Viviani, per i quali si può davvero parlare di occasione persa. Sicuramente, qualcosa nelle strategie di squadra non ha funzionato.

Stesso discorso per Bouhanni, arrivato nel Canavese per calare il poker. Al francese non può bastare la vittoria nella volata ‘minore’ per il quarto posto. Si può invece parlare di ‘turno di riposo’ invece per la maglia rosa Rigoberto Uran, reduce dalla grande prestazione nella cronometro individuale da Barbaresco a Barolo. L’uomo di punta della Omega Pharma Quick Step conserva 37″ di vantaggio sull’australiano Cadel Evans in una classifica che non presenta variazioni. Da domani, però, il colombiano sa che con l’arrivo delle montagne la sua leadership inizierà ad essere messa a dura prova. Si salirà parecchio nel primo tappone alpino, la Aglié-Oropa di 164 km, dove si attendono nuovi scossoni alla classifica in un traguardo che a tutti gli appassionati di ciclismo – e non solo – non può che ricordare l’indimenticabile trionfo di Marco Pantani nel 1999.

L’ordine di arrivo della 13/a tappa del Giro d’Italia, da Fossano a Rivarolo Canavese di 158 km. 1. Marco Canola, Bardiani-CSF, 3h37’20”; 2. Jackson Rodriguez Ortiz, Androni Giocattoli, s.t.; 3. Angelo Tulik, Europcar, s.t.; 4. Nacer Bouhanni, FDJ, + 0.11; 5. Giacomo Nizzolo, Trek Factory Racing, + 0.11; 6. Elia Viviani, Cannondale Pro Cycling, + 0.11; 7. Luka Mezgec, Giant-Shimano, + 0.11; 8. Ben Swift, Sky Procycling, + 0.11; 9. Tyler Farrar, Garmin Sharp, + 0.11; 10. Borut Bozic, Astana Pro Team, + 0.11.

La classifica generale. 1. Rigoberto Uran, Omega Pharma-Quickstep, 53h15’06”; 2. Cadel Evans, BMC Racing Team, + 0:37; 3. Rafal Majka, Team Tinkoff-Saxo, + 1:52; 4. Domenico Pozzovivo, AG2R La Mondiale, + 2:32; 5. Wilco Kelderman, Belkin, + 2:50; 6. Nairo Alexander Quintana Rojas, Movistar Team, + 3:29; 7. Fabio Aru, Astana Pro Team, + 3:37; 8. Wouter Poels, Omega Pharma-Quickstep, + 4:06; 9. Steve Morabito, BMC Racing Team, + 4:20; 10. Robert Kiserlovski, Trek Factory Racing, + 4:41.