Roma, 19 mag. (LaPresse) – “Allenare un giorno la Lazio in Serie A? E’ un mio grande sogno. Sono 15 anni che sono a Roma ed ho due figli romani. Sono molto orgoglioso di essere laziale, il presidente Lotito ed il ds Tare mi hanno dato una grande opportunità. Se un giorno toccherà a me ne sarò orgoglioso”. Lo dice l’allenatore della Primavera della Lazio, Simone Inzaghi, nel corso della consegna dei premi Ussiroma 2014 al Cc Aniene. L’ex centravanti parla poi del passaggio dal campo alla panchina: “Non è stato semplice ma negli ultimi anni da calciatore ho avuto qualche problema fisico quindi il distacco è stato meno traumatico perché giocavo poco – dice – Ha sofferto di più mio fratello Pippo perche da giocarle tutte il distacco è piu traumatico”. Ora entrambi sono allenatori: “Ci confrontiamo, ci diamo consigli – aggiunge – In questo campo io ho più esperienza perché alleno da 4 anni e lui da 2. Lui purtroppo alle finali nazionali Primavera non ci sarà noi, cercheremo di bissare la vittoria dell’anno scorso. Sarebbe straordinario perché l’accoppiata Coppa Italia-Campionato non è mai riuscita a nessuno”. Fra i suoi ragazzi della ‘Primavera’ tanti si sono messi in luce. “Chi sono i più pronti? Keita, Minala, Tounkara, Crecco, Filippini, Lombardi. Sono tanti e speriamo che piano piano possano inserirsi perché il panorama italiano ne ha bisogno”.