Serie A, Juve da record: 3-0 al Cagliari, raggiunto lo storico traguardo dei 102 punti

Torino, 18 mag. (LaPresse) – E sono 102. Dopo aver vinto il terzo scudetto di fila, che mancava dagli anni ’30, la Juve scrive un nuovo record, che difficilmente sarà battuto, per lo meno a breve. I campioni d’Italia hanno sconfitto infatti con un netto 3-0 il Cagliari nell’ultima giornata di Serie A varcando così la fatidica quota 100 punti in campionato, arrivando per la precisione a 102, realizzando oltre che il primato italiano anche quello dei principali campionati europei. Battuti il Benfica (101) e la coppia Real Madrid- Barcellona (100). Solo il Celtic in Scozia ha saputo fare meglio, con 103 punti conquistati nella stagione 2001/02. Oltretutto, la squadra di Conte ha anche conservato la striscia di imbattibilità casalinga: allo Juventus Stadium sono arrivate 19 vittorie su 19 partite. Sfatato anche il tabù Cagliari, l’unica squadra finora imbattuta nella ‘casa’ bianconera dopo i pareggi delle due annate precedenti. Dopo il successo su campo e la festa nel post partita con la consegna della coppa scudetto, manca solo un ultimo tassello per completare un’annata stupenda per la società di Corso Galileo Ferraris: la conferma di Conte, l’artefice di questo cammino, invocata più volta dall’intero stadio anche durante la partita.

Lo Juventus Stadium accoglie in un clima di festa i campioni d’Italia: la curva Sud espone uno striscione raffigurante una slot machine a indicare il ‘tris’ dei bianconeri, mentre la tribuna Est mette in scena una coreografia da cui si legge il motto ‘non c’è due 2 senza 3′, lo slogan di questo terzo scuetto della Juve. Nell’altra metà dello stadio predomina il tricolore italiano, con centinaia di bandierine a sventolare prima e durante la partita. Per raggiungere il traguardo Conte non fa sconti schierando la formazione tipo da centrocampo in su, con Asamoah e Lichtsteiner sulle fasce e Tevez-Llorente in attacco. In difesa turno di riposo per i nazionali Chiellini e Barzagli. Il Cagliari di Pulga risponde con un atteggiamento spregiudicato con Ibarbo e Pinilla davanti supportati da Cossu. Pronti via e subito Tevez scalda i guantoni di Silvestri con un tiro da da due passi dopo aver sottratto palla a un distratto Astori. I sardi sono in partita e dalla parte opposta dopo uno svarione di Bonucci Ibarbo è libero di fuggire sulla sinistra, resiste al ritorno di Caceres e scaglia in porta un sinistro che Buffon devia provvidenzialmente in corner. La festa del gol per i padroni di casa si apre all’8′, quando Pirlo su calcio di punizione calcia nell’angolino: la palla colpisce la parte interna della traversa e supera la linea, prima di carambolare senza dubbio alcuno in rete per uno sfortunato rimpallo sulla schiena di Silvestri. Il Cagliari dimostra di essere con la testa già in vacanza e al 14′ arriva il raddoppio con Llorente, a segno con un gol di rapina sugli sviluppi di un corner. I bianconeri sono in totale controllo della partita, ma al 23′ gli ospiti sciupano una ghiotta occasione con Dessena, che a tu per tu con Buffon da due passi si fa ipnotizzare, dopo un ottimo assist di Cossu. Passato il pericolo, la squadra di Conte torna a spingere e solo uno strepitoso intervento di Silvestri al 37’ sulla botta da fuori di Asamoah consente al Cagliari di restare sul 2-0. Il portiere dei sardi però nulla può due minuti dopo sul tiro a distanza ravvicinata di Marchisio, che si libera di un avversario con un ‘sombrero’ e scaraventa il pallone in rete. Nel finale i bianconeri sfiorano il poker prima con Tevez poi di nuovo con Asamoah, ma Silvestri si mette nuovamente in mostra respingendo le conclusioni.

La ripresa di fatto si gioca su ritmi più da partitella di allenamento che da impegno ufficiale. La Juve si limita a far girare la sfera senza affondare il colpo sul già tramortito Cagliari. La gara si trasforma quindi in una passerella per i protagonisti di questa stagione. Il primo a uscire è Buffon, che lascia il posto all’8′ al terzo portiere Rubinho. Poi tocca a Llorente, sostituito da Osvaldo, infine a Pirlo, la cui uscita dal campo per far posto a Pepe è salutata dalla standing ovation dell’intero stadio. Il resto della sfida si gioca più sugli spalti che sul rettangolo verde. Al momento dell’esposizione in curva Sud di uno striscione ‘pro Speziale’, l’intero stadio infatti si è dissociato fischiando sonoramente l’iniziativa presa da parte del tifo bianconero. Da lì è scaturito un botta e risposta a suon di cori tra la Sud e il resto del pubblico. Su una cosa tuttavia il mondo bianconero è completamente d’accordo: la permanenza di Antonio Conte sulla panchina della Juventus. Sia nel primo tempo, che nella ripresa, tutto lo Juventus Stadium ha intonato cori di sostegno nei confronti dell’allenatore salentino, che ha più volte rivolto un applauso all’indirizzo dei tifosi. Al fischio finale può iniziare la festa, solo in parte rovinata dall’invasione di campo di alcuni sostenitori bianconeri, con la cerimonia della consegna della coppa scudetto.