Roma, 18 apr. (LaPresse) – “Dopo la legge Bosman ora c’è la legge Destro”. Lo dice il tecnico della Roma, Rudi Garcia, in merito alla decisione della Corte di giustizia federale della Figc di respingere il ricorso giallorosso, confermando la squalifica di tre giornate per Destro dopo la manata al cagliaritano Astori con l’uso della prova tv. “Io ho sempre lottato per vedere usata la moviola in campo – aggiunge – sono contento che sia successo ora spero che venga applicata in tutta Europa”.
Riguardo a Destro il francese annuncia che verrà fatto “un programma specifico per fare in modo che sia pronto per le ultime due partite”. Il ritorno dell’attaccante infatti avverrà contro la Juventus in una sfida che potrebbe non contare nulla ai fini della classifica oppure risultare decisiva: “non ho la bolla di cristallo” dice a riguardo Garcia. Tornando sulla conferma della squalifica al suo attaccante più in forma invece l’allenatore dei giallorossi spiega che la squadra “ha dimostrato di poter fare bene anche senza di lui. Sarà il momento per gli altri di dimostrare che non siamo il secondo attacco d’Italia solo per una questione di fortuna”.
Garcia comunque non rinuncia a togliersi un ultimo sassolino dalla scarpa. “Queste cose non possono andare solo in un senso – dice – Penso al rigore negato a Cuadrado (in Fiorentina-Napoli, ndr), ammonito per simulazione e poi squalificato. Nemmeno in quel caso hanno tolto la squalifica”. Secondo il tecnico, infatti “la moviola non deve essere negativa, può essere una cosa che può aiutare il calcio, gli arbitri. I telespettatori vedono una stessa azione dieci volte, gli arbitri una volta sola. O togliamo i replay o usiamo la moviola, che sarebbe un bel passo avanti”, conclude ironicamente.
“Roma e Fiorentina sono due squadre che giocano bene al calcio, speriamo di vedere un bello spettacolo”, ha aggiunto l’allenatore francese parlando della sfida con i toscani. “Andiamo a Firenze per vincere e continuare la nostra striscia – aggiunge – il nostro obiettivo è andare a prendere i 3 punti a prescindere dai risultati degli altri”. La Juventus, sulla carta, ha una sfida più facile in casa contro il Bologna ma il francese non perde le speranze: “posso dire che quando le cose si aspettano di meno e quando, a volte, succedono”, dice speranzoso. Quella di Firenze sarà anche la gara dell’ex Adem Ljajic. “Sappiamo che quando un calciatore sfida la sua ex squadra è sempre una cosa particolare – argomenta – Noi lo abbiamo preso perché è un giocatore decisivo. Ha fatto 6 gol e 6 assist, la sua risposta in campo nell’ultima partita è stata clamorosa e deve continuare così”. Il discorso si sposta poi sulla lite familiare fra Radja Nainggolan e la moglie. “La vita privata riguarda solo lui, a me interessa quella sportiva – spiega – comunque si è allenato bene, è sereno e per noi sarà importante”. Bocca cucita, infine, sul futuro. “Mi piacerebbe l’anno prossimo vedere la stessa rosa rinforzata con degli acquisti – conclude – ma dobbiamo parlarne con il direttore sportivo e con il presidente”.