Conte: Campionato ancora aperto, per me non è novità. Noi soli contro tutti

Torino, 13 apr. (LaPresse) – “Che lo Scudetto non fosse ancora vinto io in passato lo avevo detto più volte. Lo sapevo che saremmo arrivati testa a testa con la Roma che é un antagonista forte, niente di muovo per me”. Lo spiega Antonio Conte, tecnico della Juventus, in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Udine. “Il tempo – aggiunge – mi da ragione e conferma che le scelte fatte per arrivare fino ad ora sono state giuste perché abbiamo 5 punti di distacco con una gara da recuperare e stiamo facendo un grande cammino in Europa League. Tutte le mie scelte fino ad ora sono state ben ponderate, sapevo che avremmo dovuto combattere fino all’ultimo”. “E’ un’annata stressante dal punto di vista psicofisico ma anche esaltante perché siamo in corsa per lo Scudetto e l’Europa League. Questo ci deve dare forza per affrontare il finale di stagione”, conclude.

Erano più di due mesi che il tecnico juventino non parlava in conferenza stampa: “Sono tornato a parlare oggi perché ho la possibilità di arrivare con la voce fino a fine campionato – spiega alla vigilia della gara con l’Udinese – temevo di non arrivarci quindi in questo frangente ho deciso di farla riposare. E’ questo il motivo”.

“Vidal – dichiara poi Conte a proposito delle condizioni di salute del cileno – ha un ginocchio dolente. Verrà ad Udine poi valuteremo se schierarlo o meno”.

“Garcia sul caso Destro ha detto che la Roma è sola contro tutti? So cosa rappresenta la Juve in Italia, non devo dirlo io, oggi o si è juventino o si è contro quindi noi siamo sempre soli contro tutti. Magari per loro pensarlo e sporadico, per noi è sistematico. Finché la Juventus vince sarà sempre sola contro tutti. Prima era diventata un po’ più simpatica poi ultimamente abbiamo ripreso la nostra posizione e siamo contenti”. L’allenatore non entra in polemiche arbitrali: “Qualcuno dice che differenza fra Roma e Juve l’hanno fatta gli arbitri? Non mi piace la domanda e quindi non rispondo”, dice. Conte ‘rassicura’ anche i giocatori giallorossi che avevano chiesto ai colleghi dell’Udinese massimo impegno: “Non c’era bisogno – argomenta – contro la Juve tutti giocano la partita della vita. Per noi è normale amministrazione”.

“Oggi il mio futuro è irrilevante. Penso sia più importante – sottolinea – concentrarci sulle gare che mancano da qui alla fine della stagione per conseguire il massimo possibile. Il resto non deve preoccupare nessuno”. L’allenatore parla anche di Pablo Daniel Osvaldo. “Non posso che parlarne bene – dice – si applica sempre molto in allenamento. E’ evidente che rispetto agli altri ha avuto minor tempo per capire determinate situazioni ed ha fatto una preparazione diversa ma si è inserito bene e sono convinto che ci darà una mano”.