Conte: Un’italiana in semifinale dopo 7 anni sarebbe prestigioso

Torino, 9 apr. (LaPresse) – “Siamo qui per il ritorno dei quarti di Europe League. Il campionato per me oggi non esiste”. Alla vigilia della sfida con il Lione, Antonio Conte archivia per un momento la lotta allo scudetto. “Siamo concentrati solo su questa partita, perché sarebbe prestigioso arrivare in semifinale visto che sono sette anni che nessuna italiana ci riesce”, spiega in conferenza stampa il tecnico della squadra bianconera, che scenderà in campo forte dell’1-0 ottenuto all’andata. “Potremmo essere noi a farlo. Questo è un dato che deve far pensare”. Domani contro i francesi il tecnico potrebbe dare spazio in attacco a Vucinic. “Le sue sono condizioni in crescita, si sta allenando. Non dimentichiamo che il giocatore ha avuto un’annata tribolata per l’infortunio, è stato fuori due mesi, ha recuperato la condizione. Si tratta – sottolinea Conte – eventualmente di fare delle scelte tecniche”.
Dal tecnico bianconero parole di elogio per Paul Pogba: “Con noi ha fatto passi da gigante, è migliorato fisicamente, tecnicamente e tatticamente. Ma sono convinto che può migliorare ancora, non deve accontentarsi mai”. In quanto alla possibilità di ricorrere al turn over contro la squadra di Garde per gestire meglio l’impegno in campionato in casa dell’Udinese, Conte chiarisce: “Non si tratta di fare rotazione, ma di cercare di schierare la squadra migliore per passare il turno. Vedremo che risposta avrò dai calciatori”.
“Dobbiamo cercare – continua – la migliore chiave di lettura per schierare i giocatori che possono dare garanzie dal punto di vista fisico e psicologico. Può anche capitare che un presunto titolare finisca in panchina. Ogbonna? E’ disponibile, è da venerdì che si sta allenando, vediamo. Vorrei avere più certezze”. Riguardo le condizioni di Tevez, il tecnico spiega: “Carlos è stato abbastanza preservato in questo periodo. Cerchiamo di preservarlo a livello di condizione fisica, che ha anche a fare – sottolinea – con un problema al tendine e con un affaticamento dell’adduttore. È un giocatore importante, ha il proprio peso nella squadra. Tutte le decisioni che prendo le prendo io, ma ascolto anche i giocatori, anche se la decisione spetta a me. Vedremo domani dopo allenamento cosa mi dirà la ‘vocina’”.