Torino, 7 apr. (LaPresse) – “Riprendere il Genoa? La voce circola da tempo qui a Genova, ma non ne voglio più sapere niente. A me conviene fare calcio lontano, qui ho trascorso 12 anni e mezzo splendidi ma fare calcio nella propria città è veramente stressante. Invece a Livorno vivo sereno e tranquillo”. Lo ha detto Aldo Spinelli, presidente del Livorno, a proposito delle voci su un suo possibile ritorno alla guida del Genoa al posto di Enrico Preziosi. “Al 30 giugno voglio lasciare il Livorno in serie A, c’è un livornese a Roma interessato e voglio lasciarlo in A. L’ho preso in C1 e dopo 15 anni voglio lasciarlo massima serie. Dopo 30 anni di calcio a maggio, sono stanco”, ha aggiunto.
“Stasera ci sarò perchè mi piace vedere lo stadio che sognavo. A Livorno due sindaci mi hanno promesso di fare lo stadio e ancora lo sto sognando, perchè ancora non me lo hanno fatto”, ha detto ancora Spinelli, presidente del Livorno, ospite ai microfoni di Radio Anch’Io sport. “La nostra partita importante è quella di domenica prossima – prosegue il patron amaranto – i diffidati saranno lasciati fuori contro la Juve perchè la vera sfida è quella contro il Chievo. Chi andrà in campo però sicuramente lottera fino alla fine, perchè Di Carlo non lascerà nulla di intentato”.
“Proveremo a portare via un punto, certo senza Paulinho e Greco perdiamo un gicoatore che ha fatto 12 gol e che ci ha regalato 20 punti. Anche Emerson è fuori per infortunio. Ci saranno Emeghara e Siligardi – che però daranno filo da torcerere ai difensori juventini, ma chiaramente hanno avuto meno spazio per giocare”. Ancora Spinelli: “Andiamo per fare risultato, poi è chiaro che i valori sino quelli. Se la juve ha vinto 15 partite su 15 in casa un motivo ci sarà”. “Avremmo voluto giocare in situazioni diverse – prosegue – ma ci troviamo con 7 giocatori in diffida e giocandoci la salvezza tra 5 squadre non possiamo pensare a battere la Juve. E’ chiaro che non partiamo battuti, io ho già vinto a Torino con il Genoa, ma ora la Juve è di un altro pianeta. Se noi abbiamo un bilancio di 25 milioni e loro di 350 non possiamo illuderci di poter fare quello che ho fatto allora con il Genoa. Penso che ora Juve, Roma e Napoli sono tre squadre di un altro pianeta, a livello europeo”.