Oudenaarde (Belgio), 6 apr. (LaPresse) – Un super Fabian Cancellara ha vinto per la terza volta in carriera il Giro delle Fiandre, la prima delle grandi classiche del Nord. Il ciclista svizzero del Team Trek ha battutto in uno sprint a quattro Greg Van Avermaet belga della BMC. Cancellara aveva già vinto nel 2010 e nel 2013. Terzo posto per l’altro belga Sep Vanmarcke della Belkin e quarto un altro corridore di casa, Stijn Vandenbergh della Omega Pharma-Quickstep. Cancellara ha sprigionato tutta la sua potenza nell’ultimo tratto dopo 259 durissimi km di una delle classiche più difficili del ciclismo, chiudendo con il tempo di 6 ore, 15 minuti e 25 secondi. “Alla fine era una sorta di uno contro uno e ho solo spinto di più”, ha dichiarato lo svizzero al termine della corsa. L’anno scorso Cancellara aveva vinto il Fiandre con una prova travolgente in cui aveva staccato tutti gli avversari, questa volta ha vinto con un finale che nessuno è stato in grado di contenere. “E’ stata una giornata incredibile ancora una volta, mi dispiace per i belgi”, ha detto dopo aver tagliato il traguardo a braccia alzate.
Con la vittoria odierna, Cancellara ha raggiunto cinque altri grandi del ciclismo capaci di vincere tre volte il Giro delle Fiandre: Tom Boonen, Johan Museeuw, Eric Leman, Achiel Buysse e il mitico Fiorenzo Magni. Dopo il secondo posto nella Milano-Sanremo e la vittoria al Fiandre, la ‘locomotiva di Berna’ si pone come il logico faviro anche per la Parigi-Roubaix, la classica del pavè che ha già vinto tre volte. Qualunque cosa accada, comunque, la vittoria di oggi è l’ulteriore conferma che Cancellara a 33 anni è ormai uno dei più grandi ciclisti della sua generazione. Tutti si aspettavano una sfida a tre tra lo svizzero, Tom Boonen e la stella emergente Peter Sagan. Ma i due avversari più temuti da Cancellara hanno deluso. Quando la vittoria sembrava stesse per sfuggirgli con Van Avermaet e Vandenbergh con 1′ di vantaggio a 20 chilometri dalla fine, Cancellara è stato l’unico ad avere la forza di reagire e riportarsi sotto i fuggitivi nonostante non avesse più compagni di squadra con lui. Con un forcing micidiale sull’ultimo muro, lo svizzero si è portato dietro Vanmarcke e ha ripreso i due in fuga.
Dal gruppo dei migliori il solo Alexander Kristoff, che ha vinto la Milano-Sanremo, ha provato a riportarsi sotto ma senza riuscirci. Il norvegese della Katusha è arrivato quinto a 20 secondi. Boonen ha chiuso invece in settima posizione. La classica dei muti si è corsa in condizioni di cielo coperto con le temperature intorno ai 14 gradi. Il prossimo appuntamento con le classiche del nord è ora in Piccardia con la mitica Parigi-Roubaix di domenica prossima. Dopo una pausa, il gruppo si sposterà poi nel sud del Belgio e nei Paesi Bassi per l’Amstel Gold Race, la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi.