Roma, 17 mar. (LaPresse) – Roma, 17 mar. (LaPresse) – “Il calcio nasce dalle persone quindi la loro scelta viene prima di tutto. Poi bisogna mettere al centro di tutto il gioco e prendere gli interpreti giusti. Prima la funzionalità poi il talento”. Lo dice Arrigo Sacchi ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’ parlando del momento negativo del Milan. L’allenatore parla poi di Clarence Seedorf. “E’ difficile giocare con dei calciatori che non hai scelto tu, io l’ho fatto una volta e non lo rifarei – aggiunge – inoltre il club ha dimostrato di non essere così coeso come in passato”.
Sul banco degli imputati ci è finito pure Mario Balotelli: “E’ un talento, ma le doti tecniche non sono sufficienti – spiega – non possiamo pensare che una calciatore possa risvolere da solo il problema del gioco e poi come persona deve maturare”. Per quello che riguarda la sua permanenza o meno Sacchi spiega che: “Bisogna vedere la sua funzionalità rispetto al progetto tecnico. Se si vuole fare un gioco a tutto campo lui è un calciatore che si muove poco”.
-“La tifoseria dopo 25 anni di successi si arroga il diritto di minacciare la squadra di farli uscire a mezzanotte se non parlano con loro. Ha mancanza di riconoscenza verso un uomo come Galliani e la società. Se succede nel Milan la società che ha vinto di piu negli ultimi 25 anni che ha tenuto alto il nome del calcio italiano allora qui c’è qualcosa che non va bene”, prosegue l’ex ct. “Non sempre si può stare al vertice – aggiunge – ci sono momenti in cui si si sbaglia qualcosa e bisogna accettarlo in modo civile. Nel nostro calcio mancano civiltà e merito”. “Credo che Galliani sia il valore aggiunto, come si fa a contestarlo – argomenta – Se non ci sono tanti soldi ci devono essere tante idee”. L’idea di Sacchi è quella di: “investire nel settore giovanile dopo il Milan sta già lavorando bene”.