Coverciano (Firenze), 11 mar. (LaPresse) – “Quella di Mariella Scirea è stata una reazione legittima”. Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, nel corso del seminario Figc-Ussi parla dopo le esternazioni della moglie dell’ex capitano bianconero che aveva detto di prendere in considerazione l’idea di far togliere il nome del marito ad una delle due curve dello Juventus Stadium. “Il nome di suo marito è legato alla curva con i tifosi più passionali – aggiunge il numero uno bianconero – Siamo fieri e orgogliosi di averlo. Bisogna lanciare un messaggio forte e comune, contro ogni forma di discriminazione, anche se si dà troppa risonanza a certi fenomeni marginali”.
Agnelli ribadisce come debba essere lanciato un messaggio comune contro ogni forma di discriminazione. “Sono molto attento a queste vicende ma ogni volta rimango sorpreso quando accadono questi episodi – aggiunge – Primo, perché negli stadi, nonostante siano presenti tecnologie avanzate, non si riescono ad individuare quelle 30/40 persone che provocano problemi. Secondo perché vengono amplificati dai media fenomeni che sono ridotti”. Secondo il numero uno bianconero “è giusto schierarsi contro questi cori, ma bisogna evitare di fare da cassa di risonanza a comportamenti che possono produrre emulazione in persone che hanno 25 anni di età media e non sanno cosa sia l’Heysel, Superga o la Shoah”.
PARLA MALAGO’ – Sul tema è intervenuto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. “Sono parole che fanno riflettere e creano uno stato di tristezza ed imbarazzo”, ha dichiarato da Palazzo Vecchio di Firenze a proposito delle parole di Mariella Scirea, difendendo anche l’operato del presidente della Juventus. “Devo dire che è stato uno dei pochi a prendere una posizione chiara, precisa e coraggiosa – aggiunge – Lentamente stiamo scivolando verso situazioni che sono fuori controllo. Serve fare un punto della situazione”. Secondo Malagò “la semplice squalifica delle curve mi sembra che abbia portato ad ulteriori problemi quindi è indispensabile vedere le cose con un’ottima diversa – conclude – A riguardo credo che sia il presidente della Figc che quello bianconero siano in perfetta sintonia su come intervenire davanti a certi episodi”.