Berlino (Germania), 10 mar. (LaPresse/AP) – “Ho evaso le tasse”. Uli Hoeness, presidente del Bayern Monaco, ammette la sua colpevolezza nel giorno di apertura del processo che lo vede coinvolto. Il legale del patron, Hann Feigen, ha addirittura dichiarato alla corte che il suo cliente avrebbe eluso 18,5 milioni di euro, una cifra molto più alta di quella indicata dall’accusa, ovvero 3,5 milioni. Davanti alla corte, Hoeness, proprietario di un’azienda che si occupa di salsicce e salumi, si è dichiarato contento che tutti i dettagli siano stati messi “sul tavolo in maniera trasparente”.
“Sono profondamente dispiaciuto per quanto ho fatto”, ha quindi aggiunto. “Farò tutto il necessario per garantire che questo capitolo per me spiacevole si chiuda”. Hoeness ha anche sottolineato di aver donato milioni di euro in beneficenza: “Non sono un parassita sociale”, si è difeso. Il verdetto è atteso per giovedì. Lo stesso Hoeness aveva ammesso l’evasione nei primi mesi del 2013 e una parte del processo dovrà determinare se lo fece perché già a conoscenza dell’inchiesta che lo riguardava oppure per altri motivi. Se sarà riconosciuto colpevole, Hoeness rischia una pena che può andare da una multa fino a 10 anni di carcere.