Sochi (Russia), 18 feb. (LaPresse) – In occasione delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014, l’ex azzurro Paolo De Chiesa commenta in esclusiva per LaPresse le gare di sci alpino. Questa mattina era in programma lo slalom gigante femminile.
MAZE E FANCHINI BRAVISSIME, MA PISTA PESSIMA – “Purtroppo secondo me quelle di Sochi sono gare fasulle e valgono poco tecnicamente a causa della pista, ma in palio ci sono sempre delle medaglie olimpiche”, attacca De Chiesa dopo lo slalom gigante femminile odierno fortemente condizionato dal maltempo e dalla pista. “La gara era molto difficile, su una neve bagnata in alto dalla pioggia. E’ una neve trattata chimicamente – spiega l’ex azzurro – si è gareggiato in condiziooni super difficili. Detto questo, le porte sul ripido sono state le uniche che hanno fatto davvero disperare le atlete. Due manche tracciate comunque bene”. La vittoria è andata a Tina Maze, secondo oro olimpico per la slovena dopo quello in discesa. “La Maze è stata bravissima, ha tenuto duro e ha controllato il tentativo di rimonta della Fenninger. L’austriaca – ammette De Chiesa – ha fatto una manche bellissima, non era facile batterla”. La sciatrice slovena ha riscattato a Sochi una stagione deludente in Coppa del Mondo. “La Maze ha fatto una preparazione intensa, si è potenziata molto con un lavoro specifico a Grado”, racconta De Chiesa.
Per l’ex azzurro, oggi commentatore Rai, la Maze ha trovato la svolta della stagione con il cambio di allenatore. “Mauro Pini è stato molto bravo, la Maze sembrava disperata, era in crisi di risultati, e invece con il nuovo tecnico le cose sono cambiate. Non credo che abbia puntato tutto sulle Olimpiadi, ma una programmazione mirata sì”, spiega De Chiesa. Capitolo italiani. Bravissima Nadia Fanchini, quarta e un podio sfiorato per 11 centesimi. “Mi è dispiaciuto tantissimo per la Fanchini, ma credo sia andata meglio nella prima manche. Nella seconda – spiega – è scesa un po’ contratta soprattutto nella prima parte”. Resta comunque l’ottima gara disputata. “C’era sicuramente la tensione per il terzo posto nella prima manche – racconta De Chiesa – non era mai andata così forte in gigante quest’anno e poi con quella pioggia non si vedeva nulla. Comunque bisogna farle i complimenti, perchè ha fatto il massimo”. Per l’Italia anche la delusione di Federica Brignone, la più attesa in gigante. “Questa non era la sua pista. La Karbon invece ha fatto una buona prima manche, mentre nella seconda, prima di cadere, ha sciato troppo a strappi”. Domani tocca agli uomini, le speranze azzurre sono riposte maggiormente in Roberto Nani e Manfred Moelgg. “Nani mi piace come scia, ma sarebbe un grande risultato già un 5/6 posto. Moelgg non credo sia da podio, dovesse riuscirci sarebbe una graditissima sorpresa”, spiega. Per De Chiesa, quindi, il “favorito è Ligety, poi Hirscher e Pinturault. Ma la vera incognità saranno le condizioni della pista, tutto può succedere”.