F1, Alonso: Segnali positivi da nuova Ferrari, ma tanto lavoro da fare

Maranello (Modena), 5 feb. (LaPresse) – “Stiamo scoprendo ogni giorno nuove cose sulla macchina, nuove possibilità da sfruttare, quindi penso che il potenziale ci sia”. Così Fernando Alonso in una lunga intervista alla Cnn traccia un primo bilancio sulla nuova Ferrari F14-T. “Dalla macchina sono arrivati alcuni buoni segnali – ha aggiunto il campione spagnolo – e la filosofia con cui è stata progettata la stiamo riscontrando nei dati. Quindi non c’è niente che non vada, nessun motivo per essere pessimisti ma un sacco di lavoro da fare”.

Alonso ha poi parlato dei nuovi regolamenti, che hanno costretti i progettisti e creare delle monoposto che non a tutti sono piaciute. “Sì, sono brutte. Dobbiamo essere onesti con i nostri tifosi e prima di tutto con noi stessi – ha ammesso Alonso -. Probabilmente dovremo abituarci a questa nuova estetica, ma la gente guarda alla F1 come un’eccellenza in fatto di sport motoristici, aerodinamica, performance e tecnologia. Tutte cose che non si direbbero guardando la parte anteriore della macchina”.

Per la prima volta da quando è alla Ferrari, Alonso non avrà più al suo fianco Felipe Massa. A Maranello è tornato l’ex campione del Mondo Kimi Raikkonen. “E’ un grande talento e questo rappresenta un grande aiuto – ha detto il pilota asturiano – una grande motivazione prima di tutto per me e poi per il team. La squadra sa che deve sviluppare una buona macchina e io devo dare il meglio di me altrimenti non riuscirò a stare davanti a Kimi. E queste sono buone notizie per la Ferrari”.

Infine Alonso ha detto la sua sulla vicenda che ha visto coinvolto Michael Schumacher. “Siamo ancora tutti sotto shock. Il giorno in cui ho appreso la notizia non potevo crederci perchè – ha detto il ferrarista – lui non è il tipo di uomo a cui pensi che possa succedere qualcosa del genere”. “Speriamo ogni giorno di ricevere qualche buona notizia dall’ospedale. Tutti i piloti hanno grande rispetto per lui, era il nostro punto di riferimento da quando eravamo piloti di kart”, ha concluso Alonso.