Appiano Gentile (Milano), 30 gen. (LaPresse) – “Sappiamo che la Juventus è forte e segna tanto, ha segnato 3 gol a grandi squadre come il Napoli o la Roma, ma credo che la partita sarà sempre undici contro undici, dobbiamo crederci su ogni palla”. Il difensore dell’Inter Juan Jesus in un’intervista ai microfoni di Sky Sport si proietta alla sfida di domenica sera con la Juventus. “Dobbiamo essere consapevoli che la Juve va a mille perchè loro sono sempre cosi, dobbiamo giocare come abbiamo fatto a San Siro. Dobbiamo giocare a calcio e giocare tranquilli – sottolinea il giocatore brasiliano – Il mister ce lo dice sempre: dobbiamo pensare partita dopo partita e vedere dove siamo arrivati alla fine”. A livello personale “devo ancora imparare perchè sono giovane, sono umile e ascolto sempre il mister che ne sa molto di più di me. Ancora non sono soddisfatto perchè devo fare ancora meglio”, spiega Juan Jesus che poi parla del suo nel rapporto con Walter Mazzarri: “Lui ha sempre creduto in me e questo mi fa piacere perchè è un allenatore bravissimo. Il suo aiuto mi serve perchè mi carica sempre”.
Il giocatore dell’Inter si è soffermato poi sul momento che sta attraversando la sua squadra in questo inizio di 2014. “A me dispiace molto per come è ricominciato l’anno, abbiamo vinto un derby alla grande, anche contro la Lazio abbiamo fatto bene, ma abbiamo sprecato troppe occasioni. Adesso dobbiamo crederci, guardare partita dopo partita e guardare avanti – ha rivelato Juan Jesus – I non risultati creano pressione? Giochiamo nell’Inter, la pressione c’è sempre e se le vittorie non arrivano è ancora peggio. I ragazzi stanno facendo bene”. In chiusura, il giocatore brasiliano giura fedeltà ai colori nerazzurri. “Io sono qui e ho rifiutato tante offerte prima di venire qui perchè volevo questa squadra e ci resterò fino a che l’Inter mi vorrà – ha spiegato – Che Inter la gente vedrà in campo da adesso in poi? Io posso dire che la squadra deve cercare di fare sempre bene perchè se giochi all’Inter in un momento di difficoltà non devi dare cento, ma devi dare mille”, ha concluso.