Milano, 20 gen. (LaPresse) – I tifosi dell’Inter protestano contro la decisione di lasciar partire Fredy Guarin, destinato alla Juventus nell’ambito della trattativa che dovrebbe portare a Milano Mirko Vucinic. “Il passaggio che si sta concretizzando in queste ore di uno dei giocatori più importanti della rosa dell’FC Inter ad un’altra società italiana è la goccia che fa traboccare il vaso e ci fa rompere gli indugi su quel ‘…ora attendiamo curiosi…’ che aveva accompagnato il nostro saluto al cambio di ruolo di Moratti – esordisce in un lungo comunicato la Curva Nord, anima del tifo nerazzurro – Cambiando la gestione perlomeno ci aspettavamo non si ripetessero gli stessi errori e soprattutto ci fossero cambi in tutte le ‘componenti di maggior decisione’ della Società Inter”. I tifosi lanciano un appello nei confronti del presidente Erick Thohir, affinché prenda in mano la situazione. “Non ne possiamo più delle tante, troppe, mele marce – prosegue la nota – Quello che ci continuiamo a chiedere è: ma abbiamo un Presidente? Ci pare di aver sentito che c’è e che non è Superman…ok…Ma in tutti questi mesi di trattative cosa ha guardato??? Solo le palle degli occhi di Moratti o ha analizzato la società con le sue infinite problematiche e i suoi infiniti leccapiedi per capire chi vale e chi non vale?”.
Il calcio infatti è un tipo di ‘business’ diverso da quello a cui era abituato il magnate indonesiano, ricorda la Curva Nord. “Al signor Thohir consigliamo di dimenticarsi il baseball, il football americano, l’NBA o altre realtà lontane anni luce dalla nostra da cui dice di prendere esempio e copiare per applicare i modelli di business a Milano – si legge nel comunicato – Non ci è chiaro di preciso cosa stia facendo, cosa abbia in testa, quali fini lo spingono. Ma vorremo vedere meno sorrisi…Vorremmo sentire meno volte la parola ‘business’…Vorremmo atti concreti”. In chiusura, i tifosi pongono un aut aut. “O è più present, trova il modo di esserlo, capisce, carpisce, osserva, esamina, e comprova che tutto quello che stiamo scrivendo non è aria fritta – conclude la nota – Oppure lo invitiamo caldamente a rimanere a casa sua, senza mezzi termini”.