Milano, 19 gen. (LaPresse) – “Quando si parla di squadre importanti, si pensa che quando arriva un nuovo Presidente possa fare qualcosa per rafforzare questa squadra. Thohir non lo sta facendo, questa è la verità”. In un’intervista a Fox Sports il ct della RUssia Fabio Capello ha puntato il dito contro il nuovo presidente del club nerazzurro. “Uno che entra in squadre come l’Inter non può fare certi discorsi, meglio prima vendere, poi comprare. Sono tifosi che hanno ricordi di vittorie, di ricordi felici, non si può pensare ad un anno di transizione – ha sottolineato il tecnico di Pieris – Non mi convince, non sta facendo nulla. L’Inter è un patrimonio del calcio italiano, io lavoro all’estero e non possiamo perdere i giocatori più importanti”. Una battuta anche su Massimiliano Allegri, esonerato dal Milan e possibile ct della Nazionale. “Secondo me ha avuto una sola colpa, quella di non andare via la scorsa estate. E’ un buon allenatore ha vinto uno scudetto, però quando ci sono proposte come quelle che ha avuto dalla Roma – ha ricordato Capello – Non ha capito che aveva terminato il suo percorso con la squadra. Un allenatore deve capire quando ha terminato il suo percorso. Se andrà in Nazionale? Lo vedrei benissimo”.
In vista del Mondiale, l’Italia per Capello parte tra le favorite. “Secondo me è una buona squadra, con un buon allenatore, con una mentalità di gruppo e questo è molto importante per il Mondiale, però saremo sempre legati agli attaccanti che devono fare qualche cosa di più. E quando parlo di attaccanti sapete a chi mi riferisco”, ha ricordato Capello, con un chiaro riferimento a Mario Balotelli. “Ho visto giocare il Brasile in Confederations Cup e mi ha molto impressionato. Non è una squadra che giochi molto bene, di grande qualità ha solo Neymar, Oscar non è male, però non ha la qualità di Neymar, però una squadra molto forte fisicamente, molto compatta, molto difficile da battere e credo che sia la favorita – ha proseguito Capello elencando le altre squadre pericolose – Dopo di che, metterei l’Argentina, dipende da Messi, perché è lui che fa sempre la differenza”. Per quanto riguarda le nazionali europee, “starei attento alla Spagna, con il nuovo centravanti che si è ritrovato fra le mani. Lì sono stati bravi, bisogna fare i complimenti a Del Bosque e alla Federazione, e poi alla Germania che arriva sempre – ha aggiunto – Poi ci sono le sorprese, tra le outsiders direi la Colombia tra le sudamericane e Italia e Olanda per quanto riguarda le europee”.