Dubai (Emirati Arabi Uniti), 29 dic. (LaPresse) – L’allenatore della Juventus Antonio Conte ha vinto il Globe Soccer 2013 come miglior tecnico del 2013. La cerimonia a Dubai, dove è in corso di svolgimento la kermesse del Globe Soccer Awards.
“Essere stato un calciatore della Juventus per 13 anni mi ha favorito, sono arrivato in un momento particolare con la squadra che veniva da due settimi posti. Abbiamo lavorato duramente – ha dichiarato Conte nel corso della premiazione – siamo tornati competitivi a livello nazionale e il prossimo step è affermarci a livello europeo”. “E’ importante – ha concluso Conte – conoscere la storia del club perchè si riesce a trasferire ai calciatori l’ aria che si respira. La Juve nella sua storia è abituata a vincere e bisogna a trasferirlo ai calciatori”.
Successivamente Conte è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dove ha parlato di presente e futuro della Juventus. “Sicuramente è un premio che mi rende molto orgoglioso. Come ho detto anche ieri – dichiara – il mio primo pensiero va sicuramente ai miei calciatori per aver ricevuto questo premio importante, prestigioso, così come ringrazio la società e i tifosi della Juve. Lo divido volentieri con loro. Sicuramente è un premio che mi spinge a cercare di fare sempre meglio per me e per la Juventus”. Per Conte “c’è sempre da migliorare nella vita. Bisogna avere voglia di lavorare tanto, duro, sodo, per cercare di migliorare in tutto Abbiamo tanta strada da fare, abbiamo appena iniziato un percorso, quindi c’è da proseguire nel migliore dei modi”. Prossimo obiettivo il terzo scudetto di fila con la Juventus.
“Io parto anche da una canzone di Ligabue che dice: ‘Il meglio deve ancora venire’. Mi auguro che il meglio debba ancora venire, stiamo lavorando per questo. Ripeto, c’è un progetto, che è un progetto sicuramente vincente – prosegue Conte – che ha già dato degli ottimi risultati in questi due anni. Bisogna avere la pazienza di continuare questo progetto e di continuare a crescere in Italia e anche in Europa. Bisogna avere pazienza, bisogna avere voglia di lavorare. Noi ce l’abbiamo e quindi andremo avanti”. A Dubai Conte ha avuto modo di confrontarsi con tecnici del calibro di Guardiola e campioni del calibro di Xavi. “Sicuramente confrontarsi con altri allenatori di grandissimo livello, di spessore come Guardiola e come Capello – spiega – accresce in me la voglia di migliorare, di continuare a studiare, di continuare a migliorarmi, perchè considero sempre tutto un punto di partenza, mai un punto di arrivo. E questo penso sia la mia forza”.
Con Guardiola “abbiamo parlato un pochettino sul palco eventualmente di alcune situazioni che potrebbero migliorare il calcio, abbiamo parlato del discorso dei time out, che secondo me potrebbe essere un discorso importante, in quanto ci darebbe la possibilità, uno per tempo, di intervenire dal punto di vista tattico sulla squadra. Poi anche sul numero delle sostituzioni: magari dare la possibilità di fare più sostituzioni in panchina, in modo da avere più cartucce da sparare”. Quindi Conte torna su uno dei suoi chiodi fissi, la Champions League.
“Innanzitutto diciamo che io la Champions l’ho vinta da calciatore. Sono sicuro che la vincerò anche da tecnico perchè ho voglia di lavorare, ho voglia di migliorarmi, ho voglia di continuare a vincere. Faccio questo lavoro con grande passione, con entusiasmo, ma con l’obiettivo sempre di raggiungere la vittoria”, replica.
Poi si passa ad affrontare il capitolo mercato e le voci su un interesse per Nani. “Per gli affari di mercato bisogna parlare con il direttore generale Marotta e con il direttore sportivo Paratici, molto competenti, molto preparati, quindi loro sicuramente sanno molto più di me. Dov’è ora Marotta? So che è in vacanza con la famiglia e, ripeto, sono vacanze meritate per lui, per Paratici e per il presidente”, conclude.