Roma, 19 dic. (LaPresse) – “Io, come dovrebbero fare tutti, devo rispettare quello che fa la magistratura però bisogna capire, al di la dell’effetto mediatico e spettacolare, cosa veramente c’è dietro. Non parlo del fenomeno ma dei tesserati che sono quelli che devono riguardare la Figc e il Coni. Su questo mi permetto di dire che voglio capire bene perché ad oggi la situazione non mi sembra molto chiara”. Lo dice il presidente del Coni, a margine della cerimonia di consegna dei Collari d’Oro, riferendosi sugli sviluppi dell’inchiesta calcioscommesse della Procura di Cremona. “Che ci sia un fenomeno di illegalità, come avviene per tanti altri ambiti, è un dato di fatto ma aspettiamo a capire quali sono le responsabilità, se ce ne sono – aggiunge – Non si può assolutamente giudicare, né sentenziare nessuno se non ci sono prove o sentenze”.
Il numero uno dello sport italiano ha affrontato poi anche il tema della chiusura delle curve per discriminazione territoriale. “Se la Roma ha fatto ricorso secondo me ha fatto benissimo. Anche perché è chiaro che tutto si fonda sulla base di un referto, e su questo referto bisogna capire bene cosa hanno sentito e cosa è stato detto. Mi sembra che non ci sia proprio univocità di giudizio”, ha sottolineato Malagò. “Anche in questo senso, le sentenze vanno rispettate – aggiunge – così su due piedi mi sembra che c’è stato un rigore che io ho sempre molto apprezzato, però deve essere confermato da quello che saranno i referti”.