Giudice Sportivo, 5mila euro di multa per cori bimbi. Juve: Sconcerto. Buffon: Eccessivo

Torino, 3 dic. (LaPresse) – Il Giudice Sportivo della Serie A ha multato di 5mila euro la Juventus “per avere suoi (giovanissimi…) sostenitori rivolto ripetutamente ad un calciatore della squadra avversaria un coro ingiurioso”, nella gara contro l’Udinese. Multa di 15mila euro alla Roma, di 10mila all’Atalanta e al Parma per il lancio di oggetti in campo, uso di bengala e fasci luce da parte dei propri tifosi.

Con una nota sul suo sito internet, la Juventus esprime “il proprio sconcerto per l’ammenda comminata dal Giudice Sportivo alla Società ‘per avere suoi (giovanissimi…) sostenitori rivolto ripetutamente ad un calciatore della squadra avversaria un coro ingiurioso’. Ovviamente la Juventus Football Club non intende avviare l’iter consueto di giustizia sportiva su una vicenda che non merita alcun ricorso. L’iniziativa complessiva ha coinvolto quasi 13 mila ragazzini, grazie alla collaborazione di Federazione Italiana Giuoco Calcio, Lega Nazionale di Serie A, Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, Questura di Torino, Associazione Italiana Calciatori, Ufficio Regionale Scolastico, Comitato Regionale Piemonte e Valle d’Aosta FIGC LND, Comune di Torino, GTT, Centro Unesco di Torino e Commissione Italiana per l’Unesco”. “‘Gioca con me… Tifa con me’ è stata un’iniziativa che ha suscitato emozione ed apprezzamento da parte di tutti e – conclude la nota – nonostante questo increscioso strascico disciplinare, proseguirà anche in occasione di Juventus-Sassuolo. Con l’auspicio che presto gli usuali frequentatori degli stadi (non solo dello Stadium) possano trovare modalità civili di interazione con i protagonisti in campo e tolleranti tra loro”.

“E’ una scelta singolare anche se è un esempio educativo non eccezionale. Ma non mi una sembra così offensiva che meriti questo tipo di multa e al da la’ dell’aspetto economico mi sembra eccessivo”. Cosi’ il capitano della Juventus Gigi Buffon commenta a Sky Sport24 la decisione del Giudice sportivo di multare con 5.000 euro la società bianconera per i cori offensivi dei bambini presenti nelle curve dello Juventus Stadium.

Un plauso reiterato all’iniziativa della Juventus che ha aperto ai bambini le porte delle curve chiuse ai tifosi dal giudice sportivo, e l’auspicio che “si ripeta anche con il Sassuolo”. Il presidente della Figc Giancarlo Abete – si legge sul sito della Figc – non entra nel merito della multa inflitta oggi dal giudice sportivo al club bianconero per la responsabilità oggettiva dei cori offensivi di alcuni dei bambini presenti domenica allo Juve Stadium. “Non è nella titolarità del presidente della Federazione entrare nel merito delle decisioni autonome del giudice sportivo – spiega Abete – confermo però il forte apprezzamento per l’iniziativa, portata avanti dalla Juventus, di far accedere i bambini nelle curve chiuse. A mio avviso è un messaggio innovativo per cercare di trasformare eventi negativi in grandi opportunità”. “La società bianconera – ricorda il presidente federale – non aveva fatto ricorso nei confronti della sanzione che le era stata inflitta. Ha piuttosto scelto di impegnarsi per trasferire un’immagine di presenza e di festa, di coinvolgimento dei bambini e delle scuole calcio. E tutto ciò pur sapendo che questa situazione non avrebbe trovato il gradimento di alcuni che pensano di essere gli unici titolari del tifo in determinate aree dello stadio”.

“Io volevo dirlo già dopo la partita perché mi aveva colpito molto, ma non volevo alzare nessun polverone e sono stato zitto. Per un club come la Juventus che ha tutto di bello, soprattutto da quando ha lo stadio che ti dà l’idea di non essere l’Italia, sentire quella parola ogni volta che rilancia il portiere è davvero fastidioso”. Così Francesco Guidolin torna in conferenza stampa sullo spiacevole episodio di cui sono stati protagonisti i bambini ospitati nella curva dello Juventus Stadium durante la gara contro l’Udinese. “Qui entra in ballo la cultura e l’educazione sportiva – spiega il tecnico friulano – c’è stata emulazione; gli esempi dovrebbero però essere solo quelli positivi. Sentire il vociare dei bambini era bellissimo, tranne i rinvii del nostro portiere. E’ stato giusto parlarne, perché non è stato assolutamente bello. Dobbiamo lavorare sull’educazione del tifo. Non dobbiamo far percepire alle nuove generazioni messaggi di esasperazione, ma solo cose positive”.

“Sono pienamente d’accordo con la multa alla società, che è sacrosanta, ma andavano puniti anche gli stessi bambini e i loro accompagnatori”. Così Luca Pancalli, presidente del settore giovanile e scolastico Figc, intervistato da Dario Ricci di Radio 24 in merito alla sanzione comminata alla Juventus (5mila euro) per i cori dei suoi tifosi-bambini nella gara contro l’udinese di domenica allo Juventus Stadium. “Si, dovevano essere sanzionati anche i bimbi – ovviamente nelle forme più opportune educative – e i loro accompagnatori – spiega Pancalli – perché evidentemente è stato sbagliato ‘l’approccio alla partita’, l’avvicinamento all’evento, e forse non tutti hanno capito il perché quei bambini erano in curva domenica, né tutti gli accompagnatori lo hanno ben spiegato”. A posteriori, sarebbe stato meglio tenere le curve vuote? “No, mai – risponde Pancalli a Radio 24 -. Meglio preparare, educare, formare e ripetere l’esperienza con i bambini, di certo meglio dell’assordante silenzio di una curva vuota”.

Il Giudice Sportivo della Serie A non ha inflitto alcuna sanzione al difensore del Catania Spolli per il presunto insulto razzista rivolto a Balotelli durante la gara contro il Milan. Due giornate di squalifica sono state inflitte a Bosko Jankovic del Verona. Una giornata di stop per Frederik Sorensen (Bologna), Panagiotis Tachtsidis (Catania), Pablo Cesar Barrientos (Catania), Mighel Angel Britos (Napoli), Fabrizio Cacciatore (Verona), Luca Cigarini (Atalanta), Franzelino Matuzalem (Genoa). Ammenda di 10mila euro al tecnico dell’Atalanta Stefano Colantuono, espulso nel match contro la Roma, “per avere, al 35° del secondo tempo, rivolto ad calciatore della squadra avversaria un’espressione minacciosa; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale”.