Alfano: In Lega calcio per ribadire linea dura contro violenti. Stato e club facciano squadra per nuovi stadi

Milano, 18 nov. (LaPresse) – “Sono qui per ribadire la linea dura contro i violenti ed i criminali”. Ha esordito così il ministro dell’Interno Angelino Alfano, arrivando nella sede della Lega Serie A per prendere parte all’assemblea ordinaria dei presidenti della Serie A. Un’occasione per fare il punto sui temi ‘caldi’ del nostro calcio, a partire dalla spinosa questione del tifo violento e della sicurezza. “In questi mesi ed anni – ha sottolineato – abbiamo operato una grande azione di bonifica per fare in modo che violenti e delinquenti non fossero autorizzati ad entrare. Dobbiamo continuare su questa strada e lo faremo con i presidenti di Serie A”. Di stretta attualità anche l’argomento stadi. Alfano ha sottolineato la necessità di lanciare la ‘fase due’, tradotta in “ammodernamento” e “costruzione” di nuovi impianti “che sul modello di Brighton siano in grado di diventare dei luoghi accoglienti per i bambini e per le famiglie in cui trascorrere la domenica, una giornata anche in famiglia e anche idonei ad ospitare manifestazioni culturali e altre manifestazioni”. “Per fare questo dobbiamo fare squadra tra lo Stato e le società che gestiscono gli stadi – ha aggiunto – che nella nostra ambizione possono costruire impianti rendendo anche architettonicamente più moderne e più belle tante zone delle nostre città”. Quindi Alfano ha annunciato che domani il Governo “presenterà un emendamento alla legge di stabilità che riguarda l’impiantistica sportiva”.

Una rivoluzione, così l’ha definita il ministro dell’Interno, “basata su tre punti: la possibilità di realizzare impianti con capitali privati, la sburocratizzazione e l’apertura all’interno dei nuovi impianti sportivi delle attività commerciali”. “La filosofia è quella di avere impianti moderni ed accoglienti che ospitino per un giorno intero le famiglie italiane con attività culturali, spazi commerciali ed altro che consentano di andare allo stadio come al teatro”, ha proseguito il vicepremier. Tra i prossimi obiettivi, anche quello di apportare miglioramenti alla ‘tessera del tifoso’, della quale i presidenti gli hanno spiegato “sia i punti positivi che quelli negativi”. Aspetti che verranno poi sintetizzati in un documento che verrà inviato al Viminale. “Dai tempi della morte di Raciti le cose sono molto migliorate e ora – ha continuato – dobbiamo fare si che il miglioramento dell’ordine pubblico si abbini ad una maggiore partecipazione” alle partite, anche attraverso “modalità elettroniche di sbigliettamento per agevolare l’ingresso alle partite con i biglietti su smartphone, tablet e pc”, con un potenziamento della figura degli steward, e con una “possibile ulteriore segmentazione degli spalti perchè la stragrande maggioranza delle persone che vanno allo stadio e sono persone per bene possano essere lì senza essere infastidite”.

Ancora sullo stesso tema, il vicepremier e ministro dell’Interno ha annunciato che verrà istituita una task force per garantire una maggiore sicurezza negli stadi. A farne parte saranno i vertici del Viminale, tra cui il capo della Polizia Alessandro Pansa, e alcuni rappresentanti indicati dalla Lega di Serie A. “La Lega mi dirà chi ne farà parte – ha spiegato – e la task force si dovrà riunire al più presto al Viminale”. Tra i compiti del nuovo gruppo di lavoro ci sarà quello di “rivedere la modalità elettronica della vendita dei biglietti, per favorire la vendita e la partecipazione, rivedere diritti e doveri degli steward, figura che ha funzionato ma ha mostrato dei limiti oltre a riflettere sulla necessità di una possibile ulteriore segmentazione degli spalti perchè la stragrande maggioranza delle persone per bene che va allo stadio possa esse lì senza essere infastidita” da episodi violenti. Non solo: Alfano ritiene che siano necessari nuovi stadi, realizzati anche con capitali privati, con spazi moderni e accoglienti che ospitino per un giorno le famiglie con anche attività culturali e intrattenimento” e permettano a famiglie e bambini di tornare allo stadio. A sorvegliare le strutture, anche nel corso della settimana, dovranno essere le società di calcio.