Roma, 15 nov. (LaPresse) – “Non c’è fretta, abbiamo tempo fino a tutto il 2015 di fatto”. Il presidente del Coni Giovanni Malagò intervistato a Mix24 da Giovanni Malagò su Radio24, ha parlato della possibile candidatura di una città italiana in vista dei Giochi Olimpici del 2024. “Roma o Milano? Potrebbe non esser nessuna delle due se non ci sono i requisiti, non è qualcosa che ci ha imposto qualcuno – ha evidenziato il numero uno dello sport italiano -Vogliamo arrivare ad una candidatura veramente unitaria su tutti il territorio, in questo senso ci stiamo adoperando”, ha spiegato Malagò, secondo cui l’Olimpiade porterebbe all’Italia “grande prestigio, l’immagine, risultati economici e la possibilità di costruire opere che sarebbe più difficile fare altrimenti”.
In merito alla lotta scudetto, Malagò, noto tifoso giallorosso, spiega che la Roma “è un po’ meno favorita di Juventus e Napoli e un po’ di più rispetto ad Inter e Fiorentina”. Riguardo la possibilità di costruire nuovi stadi a Roma, il presidente del Coni si dichiara “strafavorevole”. “La responsabilità va divisa tra i proprietari delle due società e la poca collaborazione dell’amministrazione comunale – ha evidenziato – Nessuno dei due finora ha fatto abbastanza, ma adesso sembra che le intenzioni siano serie”. Riguardo lo Juventus Stadium, il presidente del Coni ha rivelato come si sia verificata una “congiunzione strafavorevole” in quanto il vecchio Delle Alpi si trovava in una “zona senza vincoli, con l’altra squadra che ha usufruito di un nuovo stadio realizzato per le Olimpiadi del 2006”. Riguardo l’Olimpiade di Rio, Malagò confida nel “beach volley”, mentre il golf “non è una novità, abbiamo un gruppo che sta venendo bene fuori oltre ai due Molinari e a Manassero”.
Malagò è ottimista anche grazie alle rassicurazioni del premier Letta. “Si è impegnato in Consiglio Nazionale. Ci saranno gli stadi perché Letta ha detto che ci saranno, entrerà nella legge – ha rivelato – Entro la fine la fine della prossima settimana dovremmo avere questo testo che, ripeto, non regala niente a nessuno ma facilita molto l’aspetto amministrativo e giuridico per la realizzazione dei nuovi impianti che non è la legge dei nuovi stadi e degli impianti. Tanto è vero che noi abbiamo imposto un vincolo di 500 persone che servirà soprattutto all’utilizzo di tutte le altre discipline che non sono il calcio”.
In chiusura una battuta su Federica Pellegrini. “E’ una fuoriclasse. E’ un tipo molto particolare, bisogna conoscerla. E’ difficile spiegarlo così, in poche parole. Però insomma, le voglio dire che anche fuori dalla vasca, dalle piscine, è un tipo veramente più unico che raro. In tutti i sensi – ha spiegato – Ad esempio negli ultimi mesi tutto si può dire tranne che sia stata alla ribalta, anzi lei deve proprio fare un doppio mestiere per non stare alla ribalta, considerando come è, tra virgolette, diciamo seguita in certi momenti, ed anche braccata – dice ancora – Quando stava sulla cresta dell’attenzione dei media ha stampato quell’1’55″1 che erano anni che non nuotava sui 200 stile libero, e questo le dice tutto”, ha concluso Malagò.