Rossi: Spero Thohir porti top player all’Inter. Scudetto a Roma? Porto Totti in moto

Milano, 4 nov. (LaPresse) – “Non so cosa ancora, deve dimostrare se è una cosa buona per l’Inter. Io spero che porti dei soldi da spendere in giocatori forti per tornare a essere una grande squadra”. E’ l’auspicio di Valentino Rossi, grande tifoso nerazzurro, sull’arrivo in società del magnate Erick Thohir. L’indonesiano “mi piace, a primo contatto, mi sembra una persona gentile e intelligente. Adesso bisognerà andare a vedere”, spiega il pilota della Yamaha, ospite degli studi di Sky Sport. “Comunque a me l’Inter piace quest’anno, è bella da veder giocare”, aggiunge Rossi. “Mazzarri è bravo, una persona seria”. “Quale giocatore vorrei all’Inter? Rimanendo con i piedi per terra, ci vorrebbe un top player. Non lo so, Messi. Ma mi piace molto anche Ronaldo”. “Ho tenuto tanto per il Real quando c’era Mourinho”, confessa ancora il pilota. “Da interista, naturalmente, Mourinho mi è rimasto nel cuore, ci ha fatto godere da matti”.

TOTTI –
“Se porterei Totti ai Mondiali? Io lo porterei dappertutto, anche a cena con me. È un grandissimo, va al di là di ogni tifo”. Da Rossi, parole di elogio nei confronti del capitano della Roma. In caso di trionfo giallorosso nella corsa scudetto, il pilota della Yamaha promette di portare il ‘Pupone’ a fare un giro in moto: “Volentieri, capitano dei capitani, quando vuoi andiamo a fare un giro in moto”, sorride Rossi.

DECIMO MONDIALE NON E’ OSSESSIONE – La vittoria del decimo titolo mondiale “è più un sogno, non un’ossessione”. Parola di Rossi, che si proietta sui prossimi obiettivi senza nascondere le ambizioni. “Mi piacerebbe ancora divertirmi e, per divertirmi, comunque intendo essere competitivo lì davanti, cercare di vincere le gare, salire sul podio”, spiega il pilota della Yamaha. “Ma vincere il mio decimo Mondiale non è un’ossessione”. Rossi analizza le ragioni del dominio spagnolo nel Motomondiale: “In Spagna il motociclismo è molto importante. Ci sono un sacco di appassionati e hanno avuto un sacco di progetti intelligenti per far crescere i ragazzini giovani, dai campionati minori, dalle mini moto, dalle 125, dalle 80, e ha funzionato”.

FUTURO – “Mi piacerebbe restare nell’ambiente delle moto, qui ho tanti amici ed è la cosa che riesco a fare meglio. Ma spero di continuare ancora per tanti altri anni. Nella prossima stagione corro di sicuro, poi mi piacerebbe un altro contatto di due anni con Yamaha”, così Rossi sul suo futuro. “La mia stagione è stata abbastanza positiva, ma dobbiamo fare di più”, spiega il ‘Dottore’. “Mi do un sei e mezzo. Venivo da due stagioni difficili, sapevo che sarebbe stata dura perché i primi tre (Marquez, Lorenzo e Pedrosa) sono molto forti, speravo di riuscire ad arrivare loro vicino. L’ho fatto alcune volte, ma non son riuscito a lottare costantemente per il podio”.

FERRARI – “Se la tentazione delle quattro ruote resta? Assolutamente sì, ma non in Formula 1. Per me il treno della F1 è passato alla fine del 2006, quando ho avuto l’occasione di diventare un pilota e correre con la Ferrari”, rivela Rossi, che sottolinea il grande rapporto con la scuderia del Cavallino: “Sono amico di Domenicali, che ogni tanto me l’ha fatta provare. La scelta – chiarisce il pilota della Yamaha – poteva essere quella di cercare di fare un anno di test con la Ferrari e vedere se potevo essere competitivo per la F1. Sarebbe stato bello, ma non è successo”.