Roma, 31 ott. (LaPresse) – Il capitano della Lazio, Stefano Mauri, ha presentato ricorso al Tnas. L’istanza ha come oggetto la decisione assunta dalla Corte di Giustizia Federale del 2 ottobre 2013 con la quale, in parziale accoglimento del reclamo presentato dalla Procura Federale avverso la decisione in precedenza emessa dalla Commissione Disciplinare Nazionale, infliggeva al calciatore una squalifica di nove mesi. Mauri è stato giudicato colpevole di doppia omessa denunica relativa alla presunta combine nelle gare Lazio-Genoa (del 14 maggio 2011) e Lecce-Lazio del (22 maggio 2011).
“Abbiamo presentato un ricorso con riserva di motivi. Vuol dire che è solo un ricorso avverso al provvedimento di sospensione, però i motivi per i quali abbiamo fatto ricorso sono sospesi in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza secondo grado che non sono ancora state depositate”. Il legale di Stefano Mauri Matteo Melandri ai microfoni del portale Lalaziosiamonoi.it ha spiegato le motivazioni del ricorso al Tnas presentato questa mattina. “Abbiamo semplicemente evitato che scadessero i termini, visto che la norma parla di 30 giorni dalla data del dispositivo. Poi in realtà per prassi quando ancora non c’è la motivazione non fanno scadere i termini – ha sottolineato l’avvocato del capitano biancoceleste – ma per evitare qualsiasi problema abbiamo depositato questo ricorso, abbiamo chiesto che si formi il collegio arbitrale e poi attendiamo le motivazione. Argomenteremo il ricorso una volta che saremo a conoscenza delle motivazioni”.
In secondo grado la Procura Federale aveva inflitto a Mauri una squalifica di 9 mesi per doppia omessa denuncia relativa alla presunta combine nelle gare Lazio-Genoa (del 14 maggio 2011) e Lecce-Lazio del (22 maggio 2011). “Quando verranno depositate le motivazione della sentenza di secondo grado? È una domanda da un milione di dollari, spero entro il due novembre. Nel rispetto dei 30 giorni indicato nel codice – ha evidenziato Melandri – E’ un termine ordinatorio, potrebbe anche slittare. Non so se è normale quest’attesa, è un caso particolare, magari avranno difficoltà ad argomentare, non so. È chiaro che più tempo passa peggio è per noi. Aspettative? Sempre le stesse. Confidiamo nell’assoluzione”, anche perché “Stefano ha già patito tre mesi di squalifica, se dovessimo arrivare ad una sentenza a dicembre e se dovessero riconoscere tutto quello che ha già maturato sarebbe come un’assoluzione”, ha sottolineato l’avvocato di Mauri. “L’obiettivo è riportarlo in campo il prima possibile. Entro fine anno potrebbe arrivare la risposta del ricorso al Tnas – ha rivelato Melandri – I tempi non sono velocissimi, cercheremo di velocizzarli. Come sta Mauri? L’ho sentito bene, ha ripreso ad allenarsi, è fiducioso”.