Roma, 18 ott. (LaPresse) – “Stiamo organizzando questo grande evento, un evento storico perché è la prima volta che sarà in tribuna ad assistere ad una gara in Italia, chissà che non gli venga voglia di scendere in campo. Abbiamo colorato d’azzurro Milano ieri, stasera vorremmo farlo con l’Olimpico anche perché Maradona ha sottolineato la signorilità del club giallorosso che lo ha invitato con affetto e calore”. Adesso è ufficiale: Diego Armando Maradona sarà in tribuna in occasione della sfida di questa sera tra Roma e Napoli. A rivelarlo in un’intervista all’emittente radiofonica Radio Sportiva è il suo legale Angelo Pisani. “Ieri sera è rientrata la figlia Dalma che ha espresso il desiderio di andare a Roma a vedere a il Napoli, lui non aspettava altro che questo assist – ha spiegato l’avvocato – Stiamo organizzando per partire, come sempre può cambiare tutto da un momento all’altro ma dovremmo andare a bordo campo.Chissà che Diego dagli spalti non possa essere l’uomo in più, il talismano per gli azzurri”.
In merito a un suo possibile ritorno in panchina Pisani ha evidenziato che “lui ieri ha spiegato che il suo modo di fare calcio è differente, lui allena con la fantasia, con il cuore, e molto spesso i presidenti richiedono altri elementi perché le squadre sono delle aziende – ha sottolineato – Io penso che prima o poi Diego tornerà davvero a Napoli, sono due passioni che possono incontrarsi”. Il legale del Pibe de Oro ha poi raccontanto un aneddoto. “Un poliziotto gli fa ‘io tifo Roma’, e Diego ‘vabbé non tutti sono perfetti’ – ha ricordato – ‘Mi dispiace che il Napoli perderà domani’, ‘in bocca al lupo’, ‘crepi’, ‘vedi l’hai detto anche tu che andrà male alla lupa!'”. A proposito di una presunta visita di Equitalia, Pisani sottolinea come sia “tutto falso, non c’è stata nessuna visita né notifica delle agenzia delle entrate. Ben vengano a notificarci qualcosa dando a Maradona la possibilità di impugnarla davanti agli organi comeptenti – ha spiegato il legale di Maradona – Si continua a perseguitare un personaggio simile per una presunta evasione fiscale relativa alla fine degli anni ’80, per una violazione che non è mai esistita, viene perseguitato solo perchè in passato si era difeso forse un po’ male ma se uno non si difende non significa che sia colpevole, che un errore diventi la realtà. Ci fermeremo in Italia fino a lunedì, forza Napoli”, ha concluso il legale di Maradona.