Coverciano (Fi), 13 ott. (LaPresse) – “Per me sarà una grande emozione giocare a Napoli. Conoscendo i napoletani sicuramente ci faranno una grande accoglienza. Il problema fisico è passato e sto bene”. Così Lorenzo Insigne in conferenza stampa a Coverciano, a due giorni dalla sfida della Nazionale al San Paolo contro l’Armenia. Il giovane trequartista campano è uno dei giovani, forse quello con le maggiori chance, che Prandelli tiene in considerazione in vista dei Mondiali del prossimo anno: “Per arrivare in Brasile bisogna prima di tutto fare bene in campionato. Io cercherà di dare il massimo per convincere Prandelli e conquistare la sua fiducia”. Insigne ha le idee chiare su cosa fare: “Dare sempre il 100%, allenarsi ed essere sempre a disposizione dell’allenatore”.
Un Insigne passato in pochi mesi dall’essere una promessa ad un punto fermo nel Napoli e anche della Nazionale: “Per me è cambiato tutto in poco tempo – ammette – ho avuto tre grandi allenatori negli ultimi anni. Benitez, ma anche Zeman e Mazzarri, mi hanno dato tanto. Io devo stare tranquillo, lavorare e restare con i piedi per terra. Perchè ci vuole tanto per arrivare, ma poco per tornare indietro”. Infine su un possibile ritorno di Totti, che potrebbe togliere il posto in vista dei Mondiali proprio a qualche giovane, Insigne conclude: “Totti è un grande campione, lo conoscono tutti. Noi giovani ci mettiamo a disposizione per mettere in difficoltà il mister, poi lui farà le sue scelte. Per noi l’importante è avere coscienza apposto per aver messo in difficoltà il mister”.
“Io simbolo anticamorra? Io sono napoletano e sentirò più di altri questa manifestazione, se domani andiamo a Quarto è per stare vicini a quella gente. È molto importante”. Così invece Insigne, napoletano doc, a proposito della visita della Nazionale di domani al campo sportivo del Quarto, società impegnata contro la Camorra. “Io ho giocato con gli allievi del Napoli su quel campo, sarà una bella emozione e sicuramente verrà tanta gente”, aggiunge il trequartista azzurro. Insigne replica così alla domanda su Balotelli, che la Federazione avrebbe voluto come simbolo domani a Quarto: “Se siamo tutti in nazionale siamo tutti importanti per il mister, Mario è un grande campione e un ottimo ragazzo”.