Torino, 26 set. (LaPresse) – “C’è poco da pensare. Si volta pagina. Per fortuna i miei compagni sono stati bravissimi a ribaltare la situazione e a vincere. Alcune volte lo sbagliare senza pagare dazio fa bene al morale”. Gianluigi Buffon commenta così le disattenzioni commesse nella partita contro il Chievo, vinta dalla Juventus in rimonta. “Per quello che riguarda il singolo – spiega il portiere bianconero in un’intervista a Sky Sport – devo impormi di stare molto più attento e stare molto più sul pezzo, fornendo prestazioni da Buffon, perché ora comincia il momento caldo”. “La Juve e tutti i miei compagni – continua Buffon – devono sapere di avere una certezza dietro, come io devo sapere di avere una certezza davanti. Mai come in questo momento tutti dobbiamo dare e fare il massimo”.
“TROPPI GOL” – “Sarebbe meglio e sarebbe più gradito partire in vantaggio. Anche se, a onor del vero, c’è da dire che nelle ultime tre-quattro partite al primo e unico tiro in porta abbiamo sempre preso gol”. E’ l’analisi di Buffon sull’avvio di campionato dei bianconeri. “I motivi sono sicuramente anche un pochino frutto del caso e delle situazioni contingenti che si vengono a creare”, spiega il portiere. “Poi, indubbiamente, ci sono anche degli errori di reparto, degli errori dei singoli – continua Buffon – perché alla fine ognuno di noi penso che qualcosina di meglio potesse fare in tutti i gol che abbiamo preso, compreso il sottoscritto. Credo però sia una situazione che, visto che siamo all’inizio di un’altra stagione, ci possa stare, perché fa parte di un percorso che deve tornare di nuovo ad essere ottimale e certo come lo è stato negli altri anni”.
“PIRLO MAI IN DISCUSSIONE” – Buffon affronta anche il presunto ‘caso’ Pirlo, ‘strigliato’ da Conte per non aver atteso in panchina al momento della sostituzione la scorsa domenica, andando direttamente negli spogliatoi. “Un giocatore come Andrea non potrà mai essere messo in discussione, perché se si mette in discussione uno come lui, allora ci smontiamo i pezzi degli stadi, torniamo a casa e non giochiamo più a calcio”, spiega il portiere bianconero. Buffon difende poi il turn over, “una delle cose più logiche che possano esistere nel momento in cui sei impegnato su più fronti, sono proposte che spesso partono anche dall’esterno”. “Alla fine il gruppo si forma anche così – continua il numero uno della Juventus – dando a tutti la possibilità di trovare spazio e mettersi in mostra”.
“LA ROMA MERITA” – “Sicuramente, soprattutto per come aveva finito la scorsa stagione e per il ritiro molto difficoltoso con cui era partita, non si presupponeva un inizio così scoppiettante da parte loro”. Così Buffon parla della Roma grande protagonista di questa prima parte della stagione. “Però sicuramente hanno grandi meriti e – continua il bianconero – ha un grandissimo merito anche l’allenatore (Garcia, ndr) che si è dimostrata una persona pratica, una persona che si è saputa subito calare nella realtà italiana e soprattutto in quella romana, che non è facile”. “Poi, c’è da dire che nulla viene da nulla e la Roma ha anche dei grandi giocatori e dei grandi singoli”, spiega Buffon che a tale proposito spende parole di elogio per Francesco Totti, “uno dei pochi fuoriclasse che ci sono nel nostro campionato e, di conseguenza, non mi stupisce perché chi ha la fortuna e la bravura di avere in dote certe qualità”.
“In qualsiasi momento e per qualsiasi periodo, 90 minuti, o 10 o 20 o 30, può risultare determinante e può far vincere una gara. Rimarrà, secondo me, sempre e comunque un evergreen”, sottolinea il numero uno della Juventus. Riguardo l’eventualità che il capitano giallorosso possa essere convocato da Prandelli per i Mondiali brasiliani, “penso siano scelte che non riguardano sicuramente me, ma lui più da vicino, il suo entusiasmo. Riguardano le scelte dell’allenatore perché c’è anche un gruppo che va avanti da tanti anni. Un gruppo che – aggiunge – sicuramente accoglierebbe a braccia aperte un personaggio come Francesco”.