Londra (Regno Unito), 20 set. (LaPresse/AP) – “Crisi? Crisi di cosa, in Siria? Per me, non c’è nessuna crisi, per me si tratta solo di due brutti risultati”. Così Jose Mourinho replica alle domande dei giornalisti che parlavano di crisi del Chelsea dopo il ko interno in Champions League contro gli svizzeri del Basilea. Dopo quattro partite senza vittorie, il manager dei Blues si dice pronto a cambiare il modo in cui far giocare la squadra ma ha ribadito che a Stamford Bridge non c’è alcuna crisi. Parlando alla vigilia del derby londinese contro il Fulham, lo Special One ha aggiunto: “A me non piaceva il modo in cui il Chelsea ha giocato negli ultimi due anni e anche al club non piaceva. Vogliamo cambiare. Abbiamo i giocatori con il profilo giusto per farlo. Vogliamo giocare in uno stile diverso”.
Nel suo primo mandato come manager del Chelsea dal 2004 al 2007, Mourinho ha vinto cinque trofei, tra cui due titoli di Premier League e una Fa Cup. Il tecnico portoghese, però, ha ribadito che quanto è accaduto in passato non conta più. “Il passato è storia, anche il mio passato. Ho sempre detto che sono qui come se fosse la prima volta. Non voglio essere protetto a causa di quello che ho fatto qui in passato. Non importa assolutamente niente”, ha spiegato lo Special One. Il primo Chelsea di Mourinho era noto più per la sua resistenza e prestanza fisica rispetto che per le doti tecniche, ma quest’anno Mourinho è stato a criticato per il mancato impiego di Juan Mata, il giocatore più creativo nella scorsa stagione. Il Chelsea è attualmente sesto in Premier League, avendo vinto solo due delle prime quattro partite. “Non è importante l’inizio, ma il modo in cui si finisce. Voi volete che si inizi bene, si vada e si concluda bene. Ma questa è l’immagine perfetta”, ha detto Mourinho. “Ma tra il partire male e finire bene o a partire bene e finire male, preferisco iniziare male e finire bene”, conclude Mourinho.