Milano, 13 set. (LaPresse) – Slitta in Lega Calcio la votazione relativa alla commercializzazione dei diritti Tv per il triennio 2015-2018. A quanto si apprende, l’incontro di oggi fra le 20 società di Serie A è stato interlocutorio. La prossima settimana ci sarà un incontro di approfondimento con l’attuale advisor ‘Infront’, la società ‘MP&Silva’, detentrice della vendita dei diritti Tv all’estero, Sky, Mediaset e, su proposta del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, verrà coinvolta anche la Rai.
La lettera inviata dalle ‘Sette Sorelle’ (Juventus-Inter-Fiorentina-Roma-Sampdoria-Sassuolo-Verona) al presidente di Lega, Maurizio Beretta, alla fine del mese di agosto dove si invitava a “una riflessione approfondita e necessaria prima di adottare qualsiasi decisione relativa ai ricavi futuri da diritti audiovisivi”, ha quindi avuto l’esito sperato dalle firmatarie.
MENCUCCI (FIORENTINA). “Il nostro metodo di lavoro è stato accettato ed approvato da tutti anche perché è favorevole a tutti andare a studiare e valutare bene quelli che saranno i diritti per il triennio 2015-2018. Come avevamo detto la nostra lettera non voleva andare contro l’advisor, era solo la proposta di un metodo, ed un approccio definito”, dichiara l’ad della Fiorentina, Sandro Mencucci, uscendo dall’assemblea.
“Ipotesi vendita diretta? Questa è un’ipotesi diversa – spiega – qualora il mercato non dovesse rispondere allora sì, si dovrebbe creare un canale Lega”. Ed a chi gli chiede se si sta valutando l’ipotesi di alzare il minimo garantito per le società da parte dell’advisor Mencucci risponde che: “Bisogna vedere cosa offre il mercato. C’è da valorizzare il prodotto e questo è il compito nostro e dell’advisor con noi”.
SPINELLI (LIVORNO). “Bisogna trovare la formula che dia più soldi a tutti senza bisticciare fra di noi perché è un momento in cui bisogna dare priorità al calcio italiano togliendo di mezzo quelle singole di uno o dell’altro”. Lo dice il presidente del Livorno, Aldo Spinelli, arrivando all’assemblea di Lega Serie A a Milano. “Se un advisor è necessario? Credo che costi molto, 35 milioni (quelli dell’advisor attuale Infront, ndr) mi sembrano molti – aggiunge – credo che la Lega possa farcela anche con la propria struttura”. “Sono per licenziare i diritti Tv. Io ho sempre prodotto ed autodistribuito i miei prodotti ed ho sempre mal digerito l’idea che questa Lega non lo facesse”, ha detto ancora De Laurentiis. “La colpa è della legge Melandri che è un aborto – aggiunge – ci pone in uno stato di inferiorità nel mondo del calcio. Sul piano dell’internazionalizzazione è come se la signora Melandri ci avesse levato una gamba, ci ha azzoppato”. “Il problema – aggiunge – è che in Italia fatta una legge non si discute più ed il governo se ne lava le mani, invece bisognerebbe fare un passo indietro e dire: abbiamo fatto una stupidata”.