Torino, 8 set. (LaPresse) – “Non potevo più stare a Roma con gente che veniva sotto casa a scrivermi delle cattiverie. Volevo essere sereno e tranquillo, perciò ho deciso di andar via”. Daniel Osvaldo dal ritiro della nazionale a Torino è tornato sui motivi che l’hanno spinto a lasciare la Roma per approdare in Premier League, al Southampton. “Il tifoso normale mi ha sempre dimostrato tanto affetto, poi ci sono i tifosi che la vivono in maniera giusta, altri che non la vivono così, per fortuna questi sono la minoranza – ha proseguito l’attaccante naturalizzato italiano – La maggior parte dei tifosi mi ha dimostrato grande affetto, mi hanno sempre sostenuto, anche quando ho avuto contestazioni. Poi c’è una parte della tifoseria che vive in maniera sbagliata il calcio, ma questo è difficile cambiarlo. Non dovrebbe essere normale, facciamo poco per evitare queste situazioni”.
L’ex attaccante della Roma ha anche spiegato i motivi per cui non si è presentato alla cerimonia di premiazione nella finale di Coppa Italia persa con la Lazio. “Finita la partita ero arrabbiatissimo, sono andato nello spogliatoio, volevo spaccare tutto, non me ne sono accorto sinceramente. E’ stato un gesto brutto”, ha ammesso Osvaldo, che a causa di quest’azione ha incrinato il proprio rapporto con i tifosi ed è stato escluso dalla Confederations Cup.