Buenos Aires (Argentina), 7 set. (LaPresse/AP) – Il gran giorno è arrivato, oggi il Cio assegna l’organizzazione dei Giochi del 2020. In lizza sono rimaste Madrid, Tokyo e Istanbul con la capitale spagnola che nelle ultime ore avrebbe superato quella giapponese nel favore dei pronostici. La presentazione delle candidature inizierà alle 13 italiane (le 8 del mattino in Argentina), mentre l’annuncio sarà dato alle 21.00 (le 16.00 a Baires). Le tre candidate avranno a disposizione 45 minuti a testa per presentare il loro programma dinanzi all’assise del Comitato olimpico internazionale, secondo le indiscrezioni tutto si deciderà per una manciata di voti. A guidare le tre delegazioni saranno i primi ministri Shinzo Abe per il Giappone, Mariano Rajoy per la Spagna e Recep Tayyip Erdogan per Turchia. Tutti sono arrivati a Buenos Aires direttamente dal vertice del G20 a San Pietroburgo, in Russia. “È certamente una competizione aperta”, ha dichiarato il membro del Cio sudafricano Sam Ramsamy. “Tutti hanno punti positivi e negativi. Le presentazioni finale sarà decisiva”, ha aggiunto. Fino a pochi giorni fa i pronostici davano vincente Tokyo, che ha già ospitato i Giochi nel 1964, ma la candidatura giapponese è stata messa in discussione dalle preoccupazioni per le conseguenze del disastro nucleare di Fukushima.
Dal canto suo Madrid, dopo una partenza ad handicap visti i problemi finanziari della Spagna, ha guadagnato posizioni e punta a lanciare una volata vincente sovvertendo i pronostici. Minori sembrano le possibilità di Istanbul di portare i Giochi per la prima volta in un paese a maggioranza musulmana, la guerra civile nella vicina Siria e possibili operazioni militari contro il regime di Bashar Assad rappresentano un pericolo che potrebbe risultare fatale nella scelta del Cio. Nelle quote dei bookmaker di Londra, Tokyo resta la favorita ma Madrid è in forte risalita. Istanbul è quotata a 6-1. “Si può scommettere su tutto, ma i numero che veramente contano saranno quelli del voto di sabato pomeriggio”, ha dichiarato il sindaco di Madrid Ana Botella. Storicamente le elezioni a scrutinio segreto del Cio sono imprevedibili, con i vari membri che tengano conto spesso di motivi anche di natura personale. Alcuni sono ancora indecisi e aspettano le presentazioni finali prima di prendere una decisione. Se all’assemblea prenderanno parte tutti i membri del Cio, 97 saranno quelli che voteranno al primo turno. Con la maggioranza assoluta necesassaria per la vittoria, quasi certamente sarà necessario anche un secondo turno. La città con il minor numero di voti al primo scrutinio viene eliminata e si procede quindi al ballottaggio finale tra le due candidate rimaste. Il presidente uscente del Cio Jacques Rogge a quel punto aprirà una busta sigillata per annunciare il vincitore.
Tutte e tre le città sono già state candidate in passato: per Istanbul questo è il quinto tentativo, per Madrid il terzo di fila mentre Tokyo è al secondo consecutivo. Solo la capitale giapponese in passato ha già ospitato una edizione delle Olimpiadi. Le ultime edizioni dei Giochi hanno seguito criteri di assegnazione di natura geografica o emotiva. Nel 2009, il Cio ha assegnato le Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro perchè mai in passato una città del Sud America aveva avuto questa opportunità. Molti membri del Cio voteranno quindi ancora con Rio in mente. L’organizzazione dell’Olimpiade brasiliana procede tra ritardi nella costruzione degli impianti e altri problemi, questa fa pensare ad una scelta verso una città affidabile per il 2020. Tokyo ha basato la sua candidatura proprio sulla “affidabilità”, ma il disastro di Fukushima ha scompaginato tutti i piani della delegazione giapponese. I membri del Cio si attendono che il premier Abe affronti la questione direttamente nella presentazione di oggi. Ieri Hiroshi Hase, ex lottatore olimpico e membro del Parlamento giapponese, ha minimizzato il problema con una dettagliata presentazione di come è stato affrontato. “C’è un’area molto limitata dove l’acqua contaminata è fuoriuscita. Ma il flusso sarà monitorato, rimosso e contenuto”, ha detto Hase.
Madrid ha guadagnato terreno nelle ultime settimana a partire dall’ultimo meeting di Losanna, in Svizzera, nel mese di luglio, dove gli spagnoli hanno puntato sulla garanzia di avere l’80% delle sedi già pronte e una spesa di soli 1.9 miliardi dollari necessari per la costruzione di quelle rimaste. La capitale spagnola ha fatto scendere in campo il principe ereditario Felipe, ex velista olimpico e portabandiera della Spagna ai Giochi di Barcellona del 1992. Ha entusiasmato i membri nel suo discorso e sarà il protagonista della presentazione di Madrid anche nell’assemblea decisiva di Buenos Aires. Istanbul, infine, punta su quella che potrebbe essere una ‘scelta storica’ da parte del Cio: le prime Olimpiadi in quella regione, le prime in una città che collega due continenti (Europa e Asia, ndr), la prima in una nazione prevalentemente musulmana. “Istanbul può garantire lo sfondo di una delle città più magiche del pianeta: un ponte tra continenti, culture e generazioni per migliaia di anni”, ha dichiarato il leader del Comitato organizzatore Hasan Arat.