Mazzarri: Inter sta crescendo più di quello che mi aspettavo

Milano, 25 ago. (LaPresse) – “Erano quattro mesi e mezzo che non vincevamo più in casa. C’era da esorcizzare questa psicosi, la paura di prendere gol al primo contropiede. Ho pensato a dare sicurezza, sapevo che loro ci avrebbero aspettato”. E’ l’analisi di Walter Mazzarri, allenatore dell’Inter, al termine della vittoria contro il Genoa. “Dovevamo dare certe convinzioni alla squadra e in questo senso sono stato contento del primo tempo”, spiega il tecnico ai microfoni di Sky Sport. Riguardo i cambi adottati, Mazzarri chiarisce: “Erano studiati. Kovacic ha un’autonomia limitata, ho preferito metterlo nel secondo tempo, come Icardi. E’ andata come avevamo pensato la partita. Abbiamo concesso poche situazioni, significa – aggiunge – che la squadra sta crescendo”.

Rispetto a Milan e Juventus, “non mi sento niente. Le conosco bene dall’anno scorso. So che quest’anno, soprattutto la Juventus si è rafforzata. Non ho da scoprire nulla del nostro calcio. Io penso solo all’Inter e l’Inter sta crescendo, forse più di quello che mi aspettavo”, prosegue. “Oggi per noi era una partita molto a rischio e sono stati bravi i giocatori a meditarla”, analizza Mazzarri. “Credo che poi – aggiunge l’allenatore dell’Inter – una volta che ci siamo sbloccati e abbiamo fatto il gol, anche psicologicamente, abbiamo fatto un bel calcio, creato diverse altre occasioni e poteva finire anche con qualche gol in più”. Mazzarri elogia la squadra vista nel secondo tempo, “quando rubavamo palla: quelle sono le classiche manovre che piacciono a me”, spiega. “Quando ci sono gli spazi bisogna accelerare. Guarin nel secondo tempo ha fatto una partita totalmente diversa da quella del primo. Bene così”. Riguardo il possibile arrivo di Eto’o, Mazzarri non si sbilancia: “Non rispondo di mercato, sono contento di allenare questa squadra, il mercato lo fa la società e parla la società del mercato. Eto’o è un grandissimo giocatore, questo lo sanno tutti, ma lasciamo perdere, in questi discorsi non voglio entrare. Io – mette in chiaro l’allenatore – sono responsabile di tutte le scelte tecniche dei giocatori che ho a disposizione”.