Roma, 21 ago. (LaPresse) – Da Federica Pellegrini al patron della Pro Recco, Sergio Volpi, passando per le spiegazioni chieste dal numero uno dello sport italiano, Giovanni Malagò, è bufera sulla Fin e la gestione di Paolo Barelli, suo presidente dal 2000. Dopo i deludenti risultati, fatta eccezione per la solita Pellegrini e l’exploit di Gregorio Paltrinieri, ai Mondiali di Barcellona l’estate del mondo acquatico italiano si è fatta bollente. Il numero uno federale, contattato da LaPresse, preferisce non aggiungere altro ai comunicati prettamente tecnici diramati negli ultimi giorni ma i fatti restano. A far riflettere, però, è soprattutto il dato che le critiche giungano dalle eccellenze (Pellegrini e Pro Recco), quelle che grazie ai loro risultati internazionali hanno dato lustro alla federazione stessa.
La miccia che fa scattare la polemica sono i premi relativi al mondiale di Roma del 2009. Per la veneta, vincitrice dei 200 e 400 stile libero, 3 mila euro mentre per Alessia Filippi, tesserata per la società Aurelia fondata dallo stesso Barelli, 20 mila euro per l’oro nei 1500 ed il bronzo negli 800. In realtà la posta in gioco è un’altra ovvero quella relativa ai contributi federali alle società per i quali “vengono adottati parametri oggettivi in ragione di casi particolari, ed in ragione di attività organizzativa o di sostegno di carattere tecnico, logistico e sanitario”. La Pellegrini ha toccato un nervo scoperto, ovvero quello dei favoritismi verso alcune società a discapito di altre, e per questo è stata subito duramente attaccata.
Il ‘colpo sotto la cintura’ arriva sotto il sole del 14 agosto quando, tramite una nota, la federazione specifica che l’atleta “ha ricevuto 750 mila euro tra il 2006 ed il 2012”. Da qui scatta il gelo. La Pellegrini si dice allibita dai “calcoli ragionieristici” mentre dal suo entourage filtra malcontento per la decisione concettualmente sbagliata della Federazione di rendere pubblici i premi all’atleta e, soprattutto, di utilizzarli come arma contro le sue legittime rimostranze. Al fianco di Federica Pellegrini si schiera subito il patron della storica società di pallanuoto della Pro Recco, Gabriele Volpi, “Grazie a Federica Pellegrini stanno venendo alla luce alcune peculiarità che hanno caratterizzato in negativo, negli ultimi anni, la gestione della Fin delle attività sportive relative al nuoto e alle altre discipline”, dice. “La Pro Recco ha dato in questi ultimi e lunghi anni alla Nazionale italiana 7-8 giocatori e, pur non avendo una propria piscina, per circa due anni si e’ fatta carico di ospitare per gli allenamenti la Nazionale, a Sori. Ma i diritti televisivi e gli introiti pubblicitari vanno alla Fin, sembra inverosimile ma e’ cosi”, aggiunte il patron dello squadrone ligure.
Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha chiesto chiarezza: “Questa cifre sono poco comprensibili – dice – avremo un confronto con Barelli e verificheremo i criteri e la trasparenza delle stesse. E come mai sono state rese note nel 2013 visto che erano relative al 2009, mi aspetto una spiegazione”. Con lui se l’aspettano anche tutti i tesserati e gli appassionati italiani.